
Il centro di Busto Arsizio
Ci sono altri fondi destinati a negozi, pubblici esercizi e attività artigianali che si trovano nel perimetro del Distretto urbano del commercio, complessivamente 100mila euro, avanzo del primo bando aperto in primavera. Nei giorni scorsi è stato approvato dalla giunta, su proposta della vicesindaco e assessore allo sviluppo economico Manuela Maffioli, un nuovo bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto alle micro, piccole e medie imprese del commercio, ristorazione, terziario e artigianato che si trovano nel territorio del Duc, nell’ambito del Bando regionale Sviluppo dei distretti del commercio 2022-2024.
Il progetto presentato dall’amministrazione comunale per accedere alle risorse aveva ottenuto un contributo complessivo di 630mila euro, di cui 200mila per le imprese nel perimetro del Duc. "A seguito della scadenza del primo bando le risorse non sono esaurite – spiegano da Palazzo Gilardoni – si è pertanto deciso di riproporre un secondo bando mettendo a disposizione l’importo residuo di circa 100mila euro, che potrebbe essere incrementato con eventuali residui e rinunce da parte delle imprese che hanno partecipato alla prima edizione".
L’iniziativa, ricorda il sindaco e presidente del Distretto Emanuele Antonelli, "intende sostenere il tessuto economico e promuovere la rigenerazione economica urbana, permettendo la partecipazione anche a coloro che sono già stati ammessi al primo bando, purché presentino la richiesta su investimenti differenti. Il commercio, anche nella nostra città, sta vivendo un periodo di generale flessione. Abbiamo ritenuto doveroso dare una seconda possibilità alle attività che hanno sede nel perimetro del Distretto".
Le domande ammissibili saranno finanziate in ordine cronologico di ricezione, senza distinzione tra imprese nuove o già esistenti. Attenzione alla data: il nuovo bando sarà pubblicato il 1° novembre, le domande dovranno essere presentate dal 15 novembre al 31 gennaio 2024. L’aiuto concesso è pari al 50% della spesa ammissibile fino a un massimo di 5.000 euro. Per ottenere il contributo a fondo perduto le aziende dovranno essere in regola con il pagamento di tributi locali ed eventuali sanzioni amministrative.