
Dolore e commozione a Somma per l'improvvisa scomparsa, ad appena 18 anni, di Daria
Somma Lombardo (Varese), 31 maggio 2025 – Era felice Daria. A diciotto anni, li aveva compiuti da poco, l’8 maggio, si ha diritto ad essere felici, tutta la vita davanti, il futuro da costruire, i sogni da realizzare. E Daria ne aveva di sogni, alcuni li stava realizzando, un lavoro, come commessa, il suo desidero, da trovare subito, ora che aveva terminato il suo percorso formativo quadriennale al Cfp Ticino – Malpensa e la cittadinanza italiana. Finalmente, arrivata la maggiore età, poteva diventare cittadina italiana e aveva per questo già l’appuntamento, il prossimo 16 giugno, in Comune a Somma Lombardo, una data importante, come il compleanno. Era felice Daria, come si è felici a 18 anni quando la vita ti sorride, era felice giovedì mattina al Parco Europa a Somma Lombardo dove con i compagni festeggiava la fine dell’anno scolastico.
Cure amorevoli
Felice fino all’ultimo istante quando il suo cuore ha cessato di battere. Non c’è stato nulla da fare per la diciottenne, affetta da una patologia cardiaca dalla nascita, che negli anni l’aveva costretta a ripetuti ricoveri e interventi chirurgici. Lei ogni volta reagiva, coraggiosa, determinata ad agguantare la vita. Daria era arrivata in Italia con i genitori Melania e Ovidiu Oniscu dalla Romania, aveva 7 mesi, per la mamma e il papà era l’avvio di un cammino di speranza per poter assicurare all’adorata figlia le cure necessarie. L’hanno riempita di amore e lei ogni momento contraccambiava, era il loro orgoglio, la loro ragione di vita, Daria, nonostante le degenze e gli interventi, era lei a dare coraggio, sempre positiva, capace di trasmettere serenità a tutti.
La telefonata
Daria felice tra gli amici fino all’ultimo istante di vita, alla festa della scuola, cantando con i compagni. La ricorda con commozione il sindaco Stefano Bellaria, subito accorso al parco dopo la chiamata della direttrice del Cfp Paola Cerutti in lacrime che lo informava del malore di una studentessa. Sono arrivato, ho visto la mamma Melania e ho subito capito, è Daria”.
La corsa in ospedale
Poi il volo in elisoccorso fino all’ospedale di Legnano, ma per la ragazza non c’è stato nulla da fare. “È una tragedia per tutta la nostra città – dice Bellaria – per la mia famiglia è un momento ancora più doloroso perché Daria era amica di mia figlia, l’abbiamo vista crescere, accanto a due genitori meravigliosi”. Ricorda il sindaco: “Daria nei momenti più difficili a causa della sua patologia non ha mai perso il sorriso, ogni volta ne usciva più forte, attaccata alla vita e ai sogni che voleva realizzare. Era stata tra le prime a rispondere all’invito al Battesimo civico in programma il 2 giugno, la festa per i neodiciottenni, e lunedì la ricorderemo”.
La data tanto attesa
Ma c’è un’altra data che Daria attendeva, il 16 giugno, con il groppo in gola fa sapere Bellaria, "quel giorno avrebbe ottenuto la cittadinanza italiana, un momento tanto atteso”. Era felice Daria, a 18 anni si ha diritto ad essere felici e a inseguire sogni. Conclude il sindaco: “Daria resterà un esempio per i giovani, per il suo coraggio, la sua determinazione, la capacità di non arrendersi, il suo attaccamento alla vita”.