I Comitati di Malpensa contro l’ampliamento di Cargo City: “No alla cementificazione di 44 ettari di brughiera”

La replica al decreto proposto da Matteo Salvini per sbloccare l’espansione dello scalo merci

Cargo City a Malpensa, lo scalo merci più grande d'Italia

Cargo City a Malpensa, lo scalo merci più grande d'Italia

MALPENSA – La Rete Comitati Malpensa replica all’annuncio del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini di un decreto per sbloccare lo sviluppo di Cargo city

nella brughiera con un comunicato diffuso in data odierna. Scrivono associazioni e comitati del coordinamento: “Il masterplan 2035 di Malpensa è stato approvato da una Commissione VIA che ha espresso in generale un parere tecnico/giuridico positivo con prescrizioni, ma negativo rispetto all’espansione della Cargo City su terreni esterni

al sedime aeroportuale. Questo provvedimento non è stato impugnato da SEA o da altri enti che potessero avervi interesse ed all’inizio di settembre è divenuto “definitivo”.

È stata seguita, da parte di un gruppo di tecnici, una procedura perfettamente definita dalla normativa vigente, rispettosa della legalità, dei diritti del proponente e di quelli della Nazione".

Prosegue la nota: “È incredibile che oggi, alcuni politici della Lega, invece di trovare soluzioni idonee allo scenario derivante dal diniego ministeriale,cerchino di aggirare tale parere negativo, non si sa bene se con un decreto o un emendamento, proponendo la cementificazione di 44 ettari di brughiera, terreno prezioso allo stato naturale. Vogliamo anche ricordare l’Art. 41 della Costituzione che recita: ‘L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana’. Il parere della Commissione si basa chiaramente anche su questo assunto”.

Conclude il comunicato “Invece di proporre strade non percorribili, si preoccupino, i politici, gli imprenditori, i gestori delle concessioni pubbliche, di conoscere i dati e le proposte avanzate, che hanno finora ignorato, presentate da associazioni, comitati, comuni di seconda fascia e dall’Ente Parco del Ticino, in diversi convegni sull’importanza e sul pregio naturalistico e ambientale della brughiera minacciata dalla cementificazione dell’espansione della cargo o vari studi scientifici di esperti universitari dei settori ambientali e dei Trasporti. Ora un percorso si è concluso: cerchiamo tutti di adoperarci affinché quanto approvato dalla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente, sia condiviso e rispettato con il corretto impatto ambientale. Noi resteremo a vigilare questi percorsi per la tutela del territorio e della legalità”