ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Allarme malattie respiratorie a Malpensa: “Nuovo studio epidemiologico nella zona dell’aeroporto”

L’appello: “È passato troppo tempo dall’indagine del 2009, la situazione nel territorio è cambiata, il traffico è aumentato, sia veicolare sia aereo”

Una manifestazione per salvare la brughiera di Malpensa

Una manifestazione per salvare la brughiera di Malpensa

Un nuovo studio sulle malattie respiratorie nell’area intorno a Malpensa, a chiederlo è il consiglio comunale di Samarate che si è trovato d’accordo sulla mozione presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Alessio Sozzi. Il testo impegna "il sindaco e la giunta a richiedere una nuova indagine epidemiologica, monitorando il periodo dal 2011 al 2019". Un aggiornamento rispetto al precedente studio che aveva analizzato i dati dal 1997 al 2009 e da cui si rilevava l’incremento dell’incidenza di quelle patologie.

La richiesta del consigliere pentastellato ha messo tutti d’accordo su un tema che nella zona dell’aeroporto è sempre al centro dell’attenzione dei comitati impegnati nella salvaguardia dell’ambiente e nella tutela della salute. Da Samarate dunque parte un segnale importante per sollecitare gli organi competenti a procedere con una nuova indagine. Sul fronte della maggioranza il capogruppo leghista Leonardo Tarantino, ex sindaco, ha anche chiesto di integrare lo studio con un raffronto con altre aree ad alta industrializzazione, come il Legnanese e il Saronnese.

Commenta positivamente la decisione del consiglio comunale di Samarate Massimo Uboldi, portavoce di Uni.Co. Mal, l’unione dei comitati dell’area di Malpensa in prima linea per la tutela del territorio da 25 anni, "Un nuovo studio è necessario – dice – quanto approvato dai consiglieri comunali samaratesi può essere un esempio per le altre amministrazioni del Cuv.

Il momento è opportuno dal momento che presidente di turno del Cuv è Enrico Puricelli, sindaco di Samarate che potrebbe dunque estendere la proposta ai sindaci del consorzio urbanistico volontario". Uboldi sottolinea: "E’ passato troppo tempo dall’ultima indagine epidemiologica, risale al 2009, la situazione nel territorio è cambiata, il traffico è aumentato, sia veicolare sia aereo, dunque bisogna approfondire la situazione anche per capire l’impatto della presenza dell’aeroporto e quanto possa incidere con l’inquinamento sulla salute della popolazione.

Ricordo che il Decreto D’Alema del 1999 che riguardava Malpensa tra le prescrizioni prevedeva l’indagine epidemiologica e le compensazioni ambientali, mai fatte. Ci auguriamo che la decisione del consiglio comunale di Samarate riporti l’attenzione su un tema così importante come lo studio epidemiologico coinvolgendo nella richiesta tutto il Cuv". Quindi conclude con un suggerimento "nello studio oltre al Legnanese e Saronnese sarebbe opportuno coinvolgere anche il Bustese che convive con l’inceneritore".