Varese, la madre della ragazza sfregiata: “Costretti a nasconderla. Manfrinati ci perseguita da più di un anno”

Marta Criscuolo,vedova di Fabio Limido, ha raccontato di tutte le molestie subite dall’ex avvocato prima dell’omicidio

La famiglia Limido sapeva bene quanto potesse essere pericoloso Marco Manfrinati, l’uomo che ieri a Varese a coltellate ha sfregiato la sua ex, Lavinia, e ucciso il padre 71enne di lei, intervenuto per difendere la figlia dall’aggressione. Lo sapeva così bene che erano già diverse le denunce per stalking a suo carico da parte di tutto il nucleo familiare: era ormai più di un anno che l’ex avvocato li tormentava. 

Marco Manfrinati al momento dell'arresto
Marco Manfrinati al momento dell'arresto

A testimoniare la paura verso il 40enne sono proprio le parole di Marta Criscuolo, mamma di Lavinia, insultata e derisa dal killer del marito al momento dell’arresto, portando esempi concreti di cosa siano stati costretti a subire: “Mia figlia ha salvato la vita sua e del suo bimbo (avuto con Manfrinati che però non poteva vedere per una divieto di avvicinamento, ndr) quando è scappata il 2 luglio”, racconta la donna, aggiungendo particolari ancora più raccapriccianti: “L'abbiamo dovuta nascondere fuori provincia, portava la parrucca. Mio marito è intervenuto per difenderla, come per tutta la vita ha fatto con la sua famiglia”.

La madre di Lavinia Limido racconta tutte le molestie subite da Marco Manfrinati nell'ultimo anno
La madre di Lavinia Limido racconta tutte le molestie subite da Marco Manfrinati nell'ultimo anno

L’aggressione dell’altro giorno infatti non rappresentava il primo caso di molestie. Manfrinati è a processo per stalking a Varese nei confronti della ex e della madre di lei (udienza il 5 giugno) e da parte della famiglia Limido ci sono tante denunce a suo carico, tra cui una a Busto Arsizio (Varese) per la quale il procuratore ha chiesto l'archiviazione. “Ha tagliato le gomme delle nostre auto, ha sfondato il lunotto, ha danneggiato il cancello di casa - prosegue Criscuolo - C'è una consulenza tecnica di uno psichiatra che dice che Manfrinati non era pericoloso, che era socialmente ben inserito”.