Lonate Pozzolo: sgominata la banda di "Kemal il marocchino". Spaccio in orari d'ufficio

Gli agenti del commissariato di Busto Arsizio hanno eseguito undici misure di custodia cautelare, in carcere o ai domiciliari. I due boss facevano la spola fra la brughiera e Milano

La polizia di Busto Arsizio mette la parola "fine" all'attività di spaccio della banda guidata da Kamal il marocchino. Oggi gli agenti della polizia di Stato del comissariato cittadino hanno eseguito undici ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip del tribunale cittadino: sei persone sono fine in carcere, mentre cinque sono stati sottoposti agli agenti domiciliari.

L'inchiesta

L'indagine è iniziata circa un anno e mezzo fa: al centro dell'operazione un gruppo di pusher che aveva allestito una fiorente piazza di spaccio nei boschi di Lonate Pozzolo, la brughiera intorno a Malpensa, con propaggini anche nel Milanese, nell'Alto Varesotto (l'area dove qualche giorno fa un marocchino è morto durante un blitz anti-spaccio dei carabinieri) oltre che a Vercelli, Biella, Verbania, Aosta e Verona. Tutto è iniziato nel novembre del 2021 quando un italiano, già noto alle forze dell'ordine, è stato trovato nelle vicinanze della stazione ferroviaria con due etti di eroina.

Gli accertamenti seguiti a questo arresto hanno portato a individuare in un marocchino di 41 anni, tale Kamal, il coordinatore di una fiorente attività di spaccio condotta tutta la settimana (domenica a parte) con orari quasi da ufficio, dalle 7 del mattino alle 19 della sera. Cocaina, eroina e hascisc venivano venduti in mezzo ai boschi, non lontano dalla discarica, in aree note ai clieni come "la stradina" e "la sbarra rossa". A smerciare lo stupefacente erano Kamal e un suo socio, un connazionale. I due, ogni giorno, potendo contare sui passaggi offerti da un autista di fiducia, partivano da Milano per raggiungere Lonate Pozzolo, per fare poi ritorno in città la sera.

Mentre erano in auto Kamal e l'amico rispondevano alle richieste dei tossicodipendenti, concordando la droga scelta, la quantità, il prezzo e il luogo della consegna. Lo scambio soldi-droga veniva generalmente effettuato sulla strada, ai margini dell’area boschiva, da collaboratori dei due pusher.

Il primo blitz

Nel marzo scorso il primo atto dell'inchiesta: i poliziotti bustocchi, individuato il domicilio di Kamal a Milano, vi hanno fatto irruzione trovando circa 2,8 chilogrammi di eroina, 2,3 chilogrammi di cocaina e 4,3 chilogrammi di hascisc, oltre a 13.000 euro in contanti, 3.000 franchi svizzeri, bilancini e sei telefoni cellulari. Quel giorno il socio di Kamal, rimasto a presidiare il bosco, è stato bloccato a Lonate Pozzolo dopo un breve tentativo di fuga. Con sé aveva 150 grammi di cocaina, 50 di eroina e 15 di hascisc, oltre a 2.500 euro in contanti.

Questa mattina la polizia ha tirato le file dell’indagine con l’esecuzione delle misure cautelari nei confronti di tutti i componenti della rete di spaccio di droga che faceva capo a Kamal, compresi i suoi soci, i fiancheggiatori e gli acquirenti all’ingrosso che a loro volta rivendevano la droga nelle rispettive zone.