
L’inaugurazione dell’anno accademico della Liuc con il nuovo rettore Anna Gervasoni (a sinistra). , Giovanna Iannantuoni, presidente conferenza Rettori, e Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti
Al via l’anno accademico con il nuovo Rettore della Liuc Anna Gervasoni. La sua prima inaugurazione, ieri, ha raccolto oltre 500 presenze e gli interventi di ospiti autorevoli come Giovanna Iannantuoni, presidente della Conferenza dei Rettori delle università italiane, e Giovanni Gorno Tempini, presidente del consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti SpA. Tema dell’inaugurazione “Università, impresa e istituzioni: un’alleanza per i giovani“. "Abbiamo una grande sfida per creare migliori condizioni e attrarre competenze internazionali. Ma abbiamo ancor più necessità di trattenere le nostre - ha dichiarato il Rettore -. Il nostro sistema investe per creare competenze di qualità, che in troppi casi si disperdono. Mi riferisco ai ricercatori universitari, ai laureati, ai nostri figli".
Nel discorso del Rettore, le linee guida del suo mandato: innovazione, internazionalizzazione, vicinanza alle imprese, apertura e valorizzazione delle sinergie tra la scuola di Economia, Ingegneria, la Business School e il dottorato di ricerca. "Quando si pensa all’università la prima idea che viene in mente è quella dello studente in formazione, la seconda è quella del ricercatore nel laboratorio - ha detto Giovanna Iannantuoni, presidente della conferenza dei Rettori -. Più raramente si pensa al ruolo cruciale che gli atenei svolgono nello sviluppo e nella crescita dei territori, in quanto fucine cruciali di cultura, relazioni sociali e innovazione. Non si tratta solo di fornire competenze professionali, persone e saperi alle economie locali, ma di presidiare il territorio sottraendolo agli interessi antisociali, nelle aree geografiche più difficili. Mentre in quelle più reattive, si tratta di alimentare, consolidare o generare ex novo reti che garantiscano competitività internazionale e coesione sociale".
L’Europa deve avere un ruolo centrale, dice Giovanni Gorno Tempini. "In un contesto geopolitico in costante evoluzione, si deve definire un programma di riforme e investimenti e concentrare l’attenzione su innovazione, transizione giusta e sviluppo sostenibile. Cassa Depositi e Prestiti, che ha previsto 81 miliardi di impieghi nel piano strategico 2025-2027, è il volano di questo percorso virtuoso che deve coniugare pubblico, privato e mondo accademico. Ed è proprio dall’università che può arrivare un segnale decisivo".