ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Bertolaso vara nuovi reparti a Busto: "Ospedale che cresce". Più servizi in carcere

Nel Polichirurgico concentrate tre diverse specialità con 32 posti letto totali. Stop ai trasferimenti dei detenuti in nosocomio in caso di necessità sanitarie

L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha inaugurato i nuovi reparti in ospedale e i servizi nel carcere

L’assessore al Welfare Guido Bertolaso ha inaugurato i nuovi reparti in ospedale e i servizi nel carcere

Busto Arisizio – Due inaugurazioni l’altro giorno a Busto Arsizio per l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso. Prima tappa, il secondo piano del Padiglione Polichirurgico che, dopo i lavori di ristrutturazione, ospita ora i reparti di Pneumologia (16 letti), di Medicina d’Urgenza (10 posti di degenza) e l’area Semi Intensiva Respiratoria, composta da 6 posti letto più uno dedicato all’isolamento. Durante la visita, Bertolaso ha sottolineato che quello di Busto "è un esempio di ospedale che si rinnova, che cresce e che si migliora costantemente, cercando di lavorare per raggiungere sempre la qualità migliore nell’assistenza, nella cura, ma anche nella ricerca e nella formazione, missione che deve caratterizzare qualsiasi struttura ospedaliera".

Presente alla cerimonia il sindaco Emanuele Antonelli per il quale "l’ospedale va avanti e si continua ad investire su questa struttura". Dopo l’incontro con gli operatori e la visita ai reparti, la delegazione con Bertolaso ha raggiunto la Casa Circondariale all’interno della quale è stata inaugurata una Sala Radiologica, inserita nell’ambito dell’Area Sanitaria, dotata di ortopantomografo, ecografo portatile e RX, con la possibilità di effettuare teleconsulti come quello eseguito in diretta su un paziente in collegamento con il primario di Cardiologia di Busto Arsizio.

É seguita la visita dell’area di riabilitazione, l’unica nel nord Italia, in cui affluiscono anche pazienti provenienti da altre regioni. Nell’area sanitaria è anche presente un servizio di psicologia e di neurologia. "Grazie a questo nuovo servizio interno al carcere non sarà più necessaria la traduzione dei detenuti, per alcuni esami specifici, verso l’Ospedale di Busto Arsizio, fatta eccezione per i casi urgenti", ha spiegato il direttore generale di Asst Valle Olona Daniela Bianchi. "É un servizio che permette di risparmiare notevolmente, sia in termini di spese di trasferimento che per quanto riguarda l’occupazione di agenti della polizia penitenziaria". Resta invece da risolvere nel carcere il problema della presenza di soggetti psichiatrici, sollevato di nuovo dal sindacato Sappe.