ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La vita è un suono perfetto. Matteo, mai alla scrivania: "Costruisco chitarre ho seguito la passione"

Fagnano Olona, dal diploma all’Ite di Busto alla Civica Scuola di Liuteria di Milano. Una borsa di studio per fare esperienza e nel 2023 ha aperto il suo laboratorio. .

Fagnano Olona, dal diploma all’Ite di Busto alla Civica Scuola di Liuteria di Milano. Una borsa di studio per fare esperienza e nel 2023 ha aperto il suo laboratorio. .

Fagnano Olona, dal diploma all’Ite di Busto alla Civica Scuola di Liuteria di Milano. Una borsa di studio per fare esperienza e nel 2023 ha aperto il suo laboratorio. .

Realizza chitarre acustiche e classiche, creazioni a mano di un giovane artigiano liutaio, Matteo Fontana, 29 anni, con laboratorio a Fagnano Olona, la Liuteria Fontana. Un mestiere antico a cui Fontana si dedica con passione, sempre alla ricerca del meglio nei materiali e nel suono che lo strumento deve produrre. Eppure il percorso scolastico lo avrebbe portato da tutt’altra parte, davanti a un computer, seduto a una scrivania. Ma Matteo che nei giorni scorsi da grande fan non si è perso il concerto del boss, Bruce Springsteen, aveva ben altro in testa.

Matteo, come incontra questo mestiere, che unisce creatività e manualità?

"Tutto comincia con la passione per la musica e per la chitarra, da ragazzino mi piaceva strimpellare. A 15 anni in un mercatino compro con i miei risparmi una chitarra elettrica, ero contento, convinto di aver fatto un acquisto straordinario, invece lo strumento era decisamente malmesso. L’artigiano a cui la portai per sistemarla mi invitò a lasciar perdere, sconsigliata la riparazione. Allora la smontai, poi da un falegname recuperai il legno che mi serviva e con le parti buone realizzai la mia prima chitarra elettrica".

Nel frattempo frequenta l’Ite Tosi, a Busto Arsizio...

"Sì, ma dopo il diploma e un breve stage, si faceva sempre più sentire la passione per la musica e per la chitarra, così decisi il passo fondamentale, iscrivermi alla Civica Scuola di Liuteria di Milano, un’esperienza fantastica, sotto la guida dei maestri Silvia Zanchi, Fabio Bonardi, Bob Van de Kerckhove. Dopo 4 anni alla scuola e il diploma, ho vinto una borsa di studio che mi ha permesso di svolgere un importante tirocinio presso la Liuteria Cocopelli con il maestro liutaio Simone Assunto. Durante il tirocinio sono stato impegnato nella costruzione e riparazione di strumenti, un lavoro sempre più appassionante, e ho capito che quella era la mia strada, con l’obiettivo di aprire un mio laboratorio".

Quando ha avviato la tua attività, la Liuteria Fontana?

"Nel 2023 ho aperto il laboratorio per realizzare chitarre, soprattutto acustiche, dando concretezza alle mie idee riguardo alla creazione degli strumenti, nel laboratorio mi occupo anche della riparazione".

Com’è il processo di realizzazione di una chitarra?

"Si parte da zero e si seguono varie fasi, rispettando regole precise. Si comincia con la progettazione dello strumento, il modello, la struttura interna, il tipo di suono che la chitarra deve produrre e si scelgono i materiali. Si utilizzano vari legni, per la tavola, cedro o abete della Val di Fiemme, famoso per i violini Stradivari e per le altre parti della chitarra si possono utilizzare legni europei o esotici come il palissandro, tutte le componenti contribuiscono al carattere dello strumento".

Quanto tempo richiede la realizzazione di una chitarra?

"È un lavoro fatto completamente a mano, in media un mese e mezzo, al di là del tempo di lavorazione ciò che conta per me è creare strumenti esteticamente belli, con un suono che si distingue e che garantiscono comfort al musicista, che in precedenza mi ha espresso le sue richieste. Sono contento quando un musicista mi comunica la sua soddisfazione per la chitarra che gli ho creato rispondendo alle sue esigenze. E mi dà emozioni ogni volta assistere ad un concerto in cui l’artista si esibisce con una chitarra realizzata nella mia liuteria".

Sta lavorando ad una chitarra particolare in questo momento?

"Sto completando quella che mi ha commissionato un giovane musicista romano che ho incontrato ad un’importante esposizione dedicata alla liuteria a Marsiglia, ha provato una mia chitarra, poi mi ha detto, “è il suono che cercavo”, le sue parole per me sono la conferma che sto seguendo la strada giusta nonostante le difficoltà che ogni giovane che avvia un’attività in proprio conosce, io vado avanti con passione e determinazione".

Ha un sogno in questo momento?

"Che le mie chitarre siano apprezzate, suonate e che siano conosciute oltre i confini della provincia, girando nel mondo. Ma vorrei anche che il mestiere di liutaio fosse maggiormente riconosciuto, valorizzato, è un lavoro artigianale e artistico insieme, richiede studio continuo per migliorarsi sempre, impegno e dedizione, oggi manca nel nostro Paese questo riconoscimento". Matteo si rimette all’opera, da rifinire la nuova chitarra per il giovane musicista incontrato a Marsiglia. Chissà che un giorno non sia un suo strumento ad accompagnare il “boss” mentre emoziona cantando “The River”, come qualche sera fa a Milano, “luci a San Siro” accese su Bruce.