LORELLA CAPPARUCCI
Cultura e Spettacoli

L’arte per ricominciare “Daccapo”: "La mia vita è tornata a colori"

I murales in Giappone, le mostre tra New York e Dubai: Benito Macerata presenta oggi a Milano il suo libro

I murales in Giappone, le mostre tra New York e Dubai: Benito Macerata presenta oggi a Milano il suo libro

I murales in Giappone, le mostre tra New York e Dubai: Benito Macerata presenta oggi a Milano il suo libro

L’arte come destino. Una passione che ti fa partire, andare lontano. E che ti fa raggiungere un successo personale che a volte può superare il sogno. Se è vero che Longanesi sosteneva che “l’arte è un appello al quale troppi rispondono senza essere chiamati”, è anche vero che spesso ci sono eccezioni. Benito Macerata, artista marchigiano (60 anni, nato a Sant’Elpidio a Mare, provincia di Fermo) sta girando da tempo il mondo “chiamato“ per le sue creazioni. È appena atterrato a Milano da Osaka, ultimissima tappa di lavoro dopo le mostre di New York, Mexico City, Dubai e l’Italia, “intercettando“ con la sue opere anche personaggi di casa nostra come Andrea Bocelli e Jovanotti.

Oggi sarà a Milano per presentare il libro dal titolo “Daccapo” alle 18 alla Fondazione Mudima (via Tadino 26). Durante l’incontro, l’artista “con la valigia sempre pronta” racconterà le opere presenti nel volume, lavori su carta realizzata a mano artigianalmente. All’evento parteciperanno galleristi, collezionisti e personalità del mondo dell’arte. "Eppure io non mi sono mai sentito un “artista” - dice - è che a un certo punto ho avvertito un’urgenza di cambiamento". In Giappone ha realizzato recentemente un murales di 22 metri nella stazione dei traghetti dell’Expo di Osaka. Poi è stato nuovamente invitato per creare un secondo murales e per presentare una selezione dei suoi quadri in una mostra personale.

E in questi giorni una delegazione di “Posca”, azienda giapponese produttrice degli omonimi pennarelli, ha visitato proprio uno di questi murales e ha voluto inserire due sue opere nella nuova sede di Tokyo. Un’emozione grande, come quella che ha provato l’anno scorso a Forte dei Marmi. Un altro traguardo ambizioso che ha visto Benito Macerata protagonista di un evento nello stabilimento Alpemare della famiglia Bocelli, dove l’artista ha esposto le sue opere. Ospite di Andrea Bocelli e poi anche di Jovanotti: "Gli avevo dedicato un quadro che poi gli ho consegnato: è una bellissima persona".

Nelle sue opere tornano e ritornano, come un mantra, un “cuore rosso”, "rappresenta l’amore, il sangue e la vita". E l’occhio, "simbolo di conoscenza e crescita interiore". La sua pittura è un’esplosione di colori e forme che seguono l’immaginazione. Il volume che presenta oggi - dove spiega appunto “il cuore rosso” della sua arte - è dedicato alle sue due figlie Giulia ed Elisa. Mostre, libri e iniziative in nome dell’amore per la creatività che lo ha proiettato da un paese che guarda il mare, a girare il mondo. "A 55 anni ero in un momento dove mi stavo perdendo e attraverso l’arte ho ritrovato vita e speranza - ha detto -. Anche quando le cose non vanno c’è sempre qualcosa di buono che può arrivare".

E “qualcosa di buono” è arrivato davvero.