
La chiesa di Masnago gremita per l’addio a Pietro Balzarini morto tra le fiamme nell’auto
La partecipazione del quartiere è stata tale da riempire la pur spaziosa chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. La comunità di Masnago ha risposto "presente" all’ultimo saluto a Pietro Balzarini, residente nel rione dove era molto conosciuto, in particolare per le attività legate allo storico palio. Nel pomeriggio di ieri si sono svolte le esequie del manager di 54 anni, attivo nel settore aeronautico, scomparso lo scorso fine settimana in un tragico incidente in autostrada alla barriera di Gallarate.
Erano circa le 8.30 di sabato quando la Corolla di Balzarini si è schiantata contro la cuspide del casello dell’A8 in direzione Varese. Impatto in seguito al quale la macchina ha preso fuoco: Balzarini è morto tra le fiamme. Quello di ieri è stato il momento dell’ultimo saluto, in un addio composto e rispettoso. "Abbiamo bisogno di chiedere il dono della luce sulla nostra fede ottenebrata e sulle nostre speranze un po’ morte", ha esordito don Giampietro Corbetta, che ha poi fatto riferimento al testo della Lettura dedicato al sacrificio di Isacco.
"La prova consiste nel non poter disporre del proprio domani accettandolo dalle mani di Dio – ha detto il sacerdote – Questo brano parla a chi cerca a tentoni appigli di speranza mentre la vita si fa spietata". Quindi un collegamento con il testo del Vangelo su Gesù nel Getsemani. "Qui si parla di lotta e agonia. Non dobbiamo mai credere di essere in un vicolo cieco, il Signore ha delle risorse per noi".
Infine si è rivolto alla vedova di Pietro Balzarini, che lascia anche un figlio di 12 anni. "Non è stata sufficiente la barriera di un’autostrada per porre fine, combatti anche tu Paola e combattiamo tutti insieme la nostra agonia. Anche tu Paola sei chiamata a risorgere con il tuo caro Pietro".
Lorenzo Crespi