
Busto in ansia per Kimberly Bonvissuto
Busto Arsizio, 26 novembre 2023 – “Kimberly dove sei?”. La domanda diventa martellante nella testa dei genitori della giovane di vent’anni che da lunedì sera è scomparsa da casa, a Busto Arsizio. La domanda, “Kimberly dove sei?” è un macigno sul cuore di una mamma, Graziana, gli occhi pieni di lacrime, il volto stanco, che porta il peso di giorni vissuti nell’attesa che la figlia faccia una chiamata. Disperato l’appello davanti alle telecamere con l’ex marito, il papà di Kimberly, Mariano Bonvissuto, arrivato dalla Sicilia l’altro giorno, “Torna a casa!”.
Giorni e notti segnati da un’angoscia interminabile. “Non abbiamo notizie, siamo terrorizzati – dice la mamma – ti prego chiamaci, facci sapere come stai”. La telefonata è il segnale che attendono, Kimberly ha il cellulare con sé, ma continua ad essere spento, la speranza è che la figlia possa aver ascoltato il loro appello, possa aver visto i loro sguardi disperati, una mamma e un papà che cercano di respingere dai loro pensieri, dal loro cuore il timore che a Kimberly possa essere accaduto qualcosa di brutto.
Una settimana di angoscia
La ventenne è uscita di casa nel pomeriggio di lunedì 20 novembre, alla mamma aveva detto che doveva incontrarsi con la cugina, poi una telefonata con cui comunicava che cenava fuori e che sarebbe tornata alle 22. Invece a casa non è più rientrata e da quel momento per la famiglia di Kimberly sono cominciate lunghe ore di attesa, poi diventati giorni. Secondo quanto accertato la giovane non si è incontrata con la cugina, in realtà avrebbe avuto un appuntamento con un ragazzo, ma nessuno sa chi sia. A casa, nell’abitazione in via Cellini, i familiari aspettano che il cellulare squilli e che a chiamare sia Kimberly, che faccia sapere che sta bene e che sta tornando a casa. “Ti prego facci sapere come stai”, l’appello di mamma Graziana, gli occhi pieni di lacrime. Oggi, davanti alle telecamere, anche l'appello della zia in lacrime: “Torna Kimberly, torna, non abbiamo più vita".
Una settimana fa, domenica, papà Mariano aveva sentito per telefono Kimberly, non c’erano problemi, era tranquilla, oggi attende la telefonata più importante dalla figlia, quella che spezzi l’incubo che due genitori stanno vivendo.
Le indagini
Gli agenti del commissariato di Busto Arsizio continuano le indagini, al vaglio degli inquirenti i social, i profili usati da Kimberly, le immagini delle telecamere in funzione nella zona. Un’intera città attende il ritorno a casa di Kimberly.