
La procura di Busto chiude le indagini dell’inchiesta Dirty Soap. Il sequestro di 285mila prodotti, tra cosmetici, saponi e profumi, contenenti il "Butylphenyl methylpropional", più comunemente denominato "Lilial", era infatti scattato nell’aprile 2023 al termine di un’indagine condotta dai militari della Guardia di Finanza di Verbania. L’utilizzo della sostanza rivelatasi cancerogena risulta vietato dal marzo 2022. La procura oggi prepara a chiedere il rinvio a giudizio per il titolare della società che ha sede a Busto Arsizio con depositi a Busto, Gallarate e Castellanza. Sotto la direzione del Pm Calcaterra i militari della finanza avevano individuato due ulteriori società di stoccaggio e logistica che detenevano, in conto deposito per la successiva immissione in commercio, la merce della società oggetto d’indagine. All’esito delle operazioni di perquisizione sono stati sottoposti a sequestro ulteriori 285mila confezioni di shampoo, deodoranti, profumi e saponi, in 161 bancali di merce, contenenti il Lilial. L’autorità giudiziaria adesso ha chiuso le indagini e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio dell’imprenditore bustese.