Busto Arsizio (Varese), 12 agosto 2024 – Avrebbe compiuto vent’anni il 7 dicembre, Lorys Bellapianta. Con la madre Raffaella e il fratello minore Devis aveva pianto da poco la scomparsa del padre Luigi, avvenuta appena due settimane fa dopo una grave malattia. Nella notte tra 11 e 12 agosto una seconda tragedia si è abbattuta sulla famiglia del giovane, residente a Busto Arsizio nel quartiere Beata Giuliana. Lorys è morto a diciannove anni sul lungomare di Torre Santa Sabina, nel Salento, dopo essere stato sbalzato a terra dalla portiera aperta di un’auto in corsa, sbattendo la testa sull’asfalto. Nemmeno la madre, Raffaella De Stefano, è riuscita a farsi dire di più sull’accaduto. “Un incidente in auto”, le hanno soltanto detto i carabinieri salentini nel comunicarle l’accaduto. E lei è subito salita sul treno diretto a Brindisi per andare dal figlio, la cui salma è conservata nel cimitero di Ostuni, portando con sé in treno il fratello più piccolo.
Il cordoglio a Busto Arsizio
“Un incidente in auto”, ha ripetuto Raffaella De Stefano al vicesindaco e assessore alla Cultura bustocco Manuela Maffioli. "Non per dovere istituzionale ma perché avevamo un rapporto speciale – racconta Maffioli – Raffaella e Luigi infatti li avevo sposati io nel 2020, all’inizio della pandemia, e poi eravamo rimasti in contatto, come con tutte le coppie che unisco in matrimonio. Ci incontravamo agli eventi di Busto, ci scambiavamo gli auguri. E soprattutto due settimane fa mi aveva spedito un messaggio per informarmi che Luigi era venuto a mancare”. Il vicesindaco non ha neppure chiesto di più su cosa possa essere accaduto: “Volevo solo sapere che Raffaella fosse in viaggio, e che in treno non fosse sola. Mi sono preoccupata soprattutto per lei, altre domande non ne ho fatte. Credo che non avrebbe saputo rispondere”.
Il dolore di una madre
La mamma di Lorys “sta affrontando la situazione con tutta la forza che le è rimasta, trovandosi a fronteggiare un secondo dramma a distanza di quindici giorni. Non ci sono parole per due circostanze così tragiche che si abbattono sulla stessa famiglia, si può solo esprimere vicinanza. E costernazione”. Quest’estate la prima notizia che ha ferito la famiglia e l’intera comunità bustocca, la scomparsa di Luigi con l’estremo saluto avvenuto al Redentore. Poi questo nuovo dolore: Lorys, una vacanza spensierata che diventa tragedia all’improvviso, una vita spezzata a soli diciannove anni.
Le indagini sull’incidente
Ora toccherà agli inquirenti ricostruire cosa possa essere successo sulla Opel Corsa dove Lorys Bellapianta viaggiava insieme a tre amici nella notte tra domenica e lunedì, attorno alle tre e mezza del mattino. Sul caso, coordinato dalla Procura di Brindisi, stanno lavorando i carabinieri della stazione di San Vito dei Normanni. Gli investigatori hanno sentito alcuni testimoni che avrebbero visto l’auto procedere zigzagando per le vie della località marina. Uno slalom nato forse per gioco, magari con il guidatore che aveva alzato troppo il gomito e Lorys, seduto dietro, a pagarne le conseguenze. Non si esclude però, tra le ipotesi, che il tragico incidente sia il frutto di un gioco o di uno scherzo finito male, come se gli amici avessero teso a Lorys il tranello della portiera volontariamente chiusa male. Oppure può essere più semplicemente accaduto che la portiera posteriore della Opel Corsa non fosse serrata a dovere, senza che nessuno a bordo se ne fosse accorto, e si sia aperta per l’impatto degli pneumatici con una buca.