Busto Arsizio, 12 agosto 2024 – La passione per le moto, gli amici, il mare. La voglia di divertirsi e di vivere a pieno la vita. Il legame con la famiglia, i fratelli Devis, Andrea ed Elena e la mamma Raffaella. Ancora più forte dopo che, appena due settimane fa, aveva perso il padre. Il destino si è accanito in modo particolarmente feroce con Lorys Bellapianta, il ragazzo morto in provincia di Brindisi questa notte, catapultato fuori dall’abitacolo dell’auto nella quale si trovava assieme ad altri quattro amici con i quali stava trascorrendo una vacanza al mare in Puglia a Marina di Carovigno. Una malattia incurabile gli aveva portato via il papà alla fine di luglio, neanche sessantenne. “Questa vacanza assieme agli amici era un modo per distrarsi, per provare a lenire il dolore per la morte inaspettata del padre”, raccontano gli amici. Il mare, la sua passione, il sole, i tuffi al mare, le serate nei locali. A vent’anni cos’altro ci può essere di più bello nel pieno dell’estate? A Busto Arsizio, nel quartiere Beata Giuliana dove la famiglia risiedeva da sempre, erano rimasti la madre e i fratelli. E Raffaella De Stefano, questa mattina, si è svegliata con la notizia più agghiacciante che possa colpire un genitore. “Signora, deve raggiungerci a Brindisi, si tratta di suo figlio Lorys”, le hanno detto all’altro capo del telefono i carabinieri. La donna ha fatto appello a tutte le forze in corpo per non sentirsi male e salire sul primo diretto nel Salento.
Il dolore del rione Santa Giuliana e della parrocchia
La tragedia e la sofferenza senza fine che sta attraversando questa famiglia ha colpito in modo particolare la comunità della parrocchia del Redentore al rione Beata Giuliana, dove la famiglia aveva condiviso sia i momenti felici sia quelli bui che aveva dovuto sopportare, dalle cresime e le comunioni dei figli, al funerale del padre. Il vicesindaco di Busto Arsizio, Manuela Maffioli, Luigi Bellapianta e Raffaella De Stefano li conosceva. Li aveva uniti in matrimonio cinque anni fa e con loro era rimasta in contatto in questi anni. Appassionati di musica, partecipavano ai vari eventi culturali organizzati in città. “Li avevo conosciuti quando si erano sposati e da allora si era creato un legame”, racconta in preda alla commozione Manuela Maffioli. “Era una bella famiglia, molto unita. Erano sempre insieme. Difficile poter immaginare che il destino possa abbattersi con tanta violenza e crudeltà contro una famiglia...”. Manuela Maffioli ha parlato al telefono con Raffaella De Stefano questa mattina. È una donna distrutta. Senza più forze.
L’inchiesta e le ipotesi al vaglio
Dovrà ora fare appello a quelle poche che le sono rimaste per il necessario e mesto riconoscimento della salma del figlio, che è stata portata all’obitorio di Ostuni. C’è un’inchiesta in corso che deve ancora fare luce in ogni aspetto su cosa sia accaduto stanotte alle tre, e come sia stato possibile che il ragazzo sia stato sbalzato sull’asfalto dall’auto in corsa. Sono stati ovviamente interrogati gli amici a bordo con lui. Uno degli scenari presi in esame è quello di un gioco, una sfida finita in tragedia. Un testimone avrebbe visto la macchina procedere a slalom per le strade della località marina salentina. Lorys potrebbe essersi sporto fuori dal finestrino e avere a un certo punto perso l’equilibrio, ed essere precipitato all’esterno. O forse la portiera non era chiusa bene e si è aperta. Saranno i magistrati a dare risposta a queste ipotesi. Per ora ci sono una madre e tre fratelli che vivono un altro terribile lutto.