I neonazisti dei Dodici Raggi tornano a sfregiare il San Martino

I neonazisti dei Dodici Raggi tornano a sfregiare il San Martino

I neonazisti dei Dodici Raggi tornano a sfregiare il San Martino

Hanno riproposto un loro copione già visto, nel finesettimana i neonazisti della Comunità dei Dodici Raggi (Do.Ra) sono tornati con fiaccole, rune e striscioni in cima al Monte San Martino, luogo simbolo della Lotta di liberazione, dove tra il 15 e il 18 novembre 1943 si svolse una delle prime battaglie della Resistenza all’occupazione nazifascista. I caduti partigiani sono ricordati al Sacrario, il 15 ottobre di quest’anno si è svolta la cerimonia nell’ottantesimo anniversario del loro sacrificio. Sabato sera su quel luogo che è memoria della Resistenza sono tornati con i loro simboli i neonazisti di Do.Ra., già al centro di inchieste della magistratura e di processi. Immediata la reazione dei movimenti antifascisti che chiedono l’intervento del Ministro degli Interni Piantedosi. "Ancora una volta i nazisti della Comunità dei Dodici Raggi sfregiano il monte San Martino piantando rune nel luogo dove fu combattuta la prima battaglia della Resistenza. Chiediamo lo scioglimento di questo gruppo che fa apertamente apologia del nazismo", ha scritto Memoria antifascista. Sull’episodio è intervenuto Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra. "La comunità dei Dodici Raggi ha di nuovo deturpato il monte San Martino a Varese. Apologia di nazismo, manifesti con SS che brindano e deliranti proclami diffusi via telegram non sono ancora sufficienti a chiudere questo sodalizio che in un paese con una costituzione antifascista non dovrebbe esistere. Gli stessi, il 25 aprile fecero irruzione ad Azzate con una iniziativa antifascista. Ci chiediamo che cosa aspetti lo zelante ministro degli Interni Piantedosi ad intervenire". La Corte d’Appello di Milano ha condannato a 6 mesi per apologia di fascismo il leader dei Do.Ra. Alessandro Limido. R.F.