Varese – Viene contestata la premeditazione al 17enne che ieri mattina ha accoltellato tre volte la docente Sara Campiglio, 57 anni, all’Einap di Varese. Questo perché lo studente si sarebbe portato il coltello da casa. Contestate poi le aggravanti dei futili motivi e dell'aver agito contro un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sua funzioni. La richiesta di convalida dell'arresto è stata presentata oggi al gip dalla Procura dei Minori diretta dalla facente funzione Luisa Russo. L'udienza non è ancora stata fissata. Lo studente, che diventerà maggiorenne nei prossimi giorni, è stato arrestato per tentanto omicidio ed è nel carcere minorile Beccaria di Milano in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto
I familiari della prof
Intanto i familiari di Campiglio hanno lanciato un appello affinché il giovanissimo aggressore venga fermato, curato. “Voleva uccidere, non c'è assolutamente una ragione per questa cosa, va fermato, va curato perché potrebbe rifarlo”.
La prof ferita in ospedale
"Non so come sia successa una cosa del genere – ha detto la donna ai parenti – perché ho sempre seguito passo dopo passo tutti miei studenti”. Campiglio è ora nel reparto di Medicina generale dell'ospedale di Varese dopo essere stata dimessa dalla Rianimazione dove era stata trasferita dopo l'intervento in sala operatoria per ridurre le ferite. Sono stati confermati i tre fendenti con un coltello a serramanico dalla lama di dieci centimetri che hanno causato, tra l'altro, una lesione non profonda a un polmone e questo solo perché la lama ha colpito una vertebra.
L’aggressione
L’aggressione di ieri mattina è stata ripercorsa dalla collega della professoressa che le ha prestato i primi soccorsi. “Stavo parlando nell’atrio con la mia collega di questioni di lavoro, legate alla valutazione degli studenti in stage, quando il ragazzo è arrivato di corsa l’ha colpita da dietro all’improvviso, in una frazione di secondo. Poi si è allontanato senza dire nulla" – racconta Gabriella C., insegnante di Tecniche di vendita –, "Lei si è accasciata sul mio braccio – prosegue – e ha detto: “Mi ha accoltellato”. Ho cercato di farla parlare, come mi hanno insegnato al corso di primo soccorso, ed è rimasta sempre cosciente. Perdeva molto sangue e ho usato il mio giaccone per tamponarlo. Poi è arrivato il 118". Il ragazzo, M.R., ha atteso a scuola l’arrivo della polizia. Nel frattempo gli insegnanti hanno cercato di calmarlo, parlando con lui, anche per evitare altri gesti violenti.
Lo studente arrestato
Il ragazzo è "soggetto a diagnosi funzionale" per problemi psicofisici certificati. Potrebbe aver pianificato il gesto: il diciassettenne ha portato il coltello a serramanico da casa e si è diretto subito verso l’insegnante, senza esitazioni. Un gesto forse legato a tensioni pregresse fra lo studente rientrato ieri a scuola dopo un periodo di stage in una catena di supermercati, previsto dal piano didattico, e la docente presa di mira.