DIANDREA GIANNI
Cronaca

Da Gallarate a piazza Gae Aulenti, apre la nuova sede di AB In-Bev

Centodieci dipendenti di 13 diverse nazionalità lavoreranno a Milano ma ora il 70% è in smart working

di Andrea Gianni

Dalla zona industriale di Gallarate a piazza Gae Aulenti, nel nuovo business district milanese da marzo svuotato dall’emergenza coronavirus e dallo smart working. Il colosso della birra AB InBev, proprietario di 500 marchi tra cui Beck’s, Leffe e Corona, ha trasferito i suoi uffici nel capoluogo lombardo, con un’inaugurazione degli spazi che ieri ha coronato un percorso iniziato un anno e mezzo fa. Circa 110 dipendenti di 13 nazionalità diverse (gli altri 130 lavorano fuori sede, in altre città) hanno quindi lasciato il vecchio quartier generale di Gallarate, accanto all’autostrada, per trovare una nuova casa negli spazi realizzati da Coima, accolti da un’area relax allestita come un bar. Ora solo il 30% lavora fisicamente in ufficio, con una quota di personale in smart working che in questi giorni si è alzata a causa dell’ondata di contagi. "Per prevedere come andrà il futuro dovremmo avere la sfera di cristallo – spiega Benoit Bronckart, presidente della Business unit Europa Centrale – speriamo di poter vedere tutti i nostri dipendenti qui il prima possibile, in questo hub internazionale di una città internazionale". Piazza Gae Aulenti ospita infatti il quartier generale della Business unit Central Europe della multinazionale che in Italia, dove la quota di mercato è aumentata negli ultimi tre anni, ha registrato un tasso di crescita annuo composito, in termini di volumi, del 5,6%. Un settore che ha subito i contraccolpi dell’emergenza sanitaria, di pari passo con la crisi di bar e ristoranti. "Il mercato italiano è centrale nelle strategie del gruppo", sottolinea Arnaud Hanset, country director per l’Italia. Quello di AB Inbev è un percorso seguito anche da altre multinazionali, che lasciano le province per trasferirsi a Milano spinte dalla disponibilità, nel processo di riqualificazione che ha trasformato intere zone della città, di nuovi uffici ad alta efficienza energetica, in posizioni di pregio e ben collegati. Spazi più piccoli e moderni, in linea con le esigenze di un lavoro che si è trasformato.

Anche la multinazionale del farmaco Novartis, che conta circa 700 dipendenti, ha scelto di trasferire il suo headquarter da Origgio a Milano, sempre in zona Gae Aulenti. Maxi-aree fuori Milano, costruite in passato per rispondere alla fame di spazi delle aziende, rischiano di rimanere abbandonate. E il capoluogo lombardo, pur in un periodo di crisi, cresce. "Per noi questa inaugurazione è un segnale di speranza – spiega l’assessore del Comune di Milano Roberta Cocco – e speriamo di poter vedere presto piazza Gae Aulenti, cuore pulsante della città, gremita di persone".