
Un’infiltrazione d’acqua e una domanda casuale hanno svelato il furto: così una famiglia saronnese ha scoperto che la cappella di...
Un’infiltrazione d’acqua e una domanda casuale hanno svelato il furto: così una famiglia saronnese ha scoperto che la cappella di famiglia al cimitero di via Prampolini, alla Cassina Ferrara, era stata presa di mira da dei ladri di rame, che si erano finti operai per operare in pieno giorno. Nei giorni scorsi, insospettiti da alcune macchie di umidità, i familiari hanno richiesto un sopralluogo tecnico. Poche ore dopo, parlando con un conoscente incontrato al cimitero, è emerso che due uomini erano stati visti armeggiare sul tetto della cappella, con tanto di scala e abiti da lavoro. La verifica ha chiarito tutto: non si trattava di interventi autorizzati, ma di un vero e proprio furto. I due malviventi, approfittando della luce del giorno, hanno rimosso parte delle scossaline in rame, causando danni che si sono poi manifestati con la pioggia successiva. La famiglia ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Saronno, che ora indagano sull’episodio.
Non è la prima volta che si registrano furti simili nel Saronnese: nei mesi scorsi erano già stati segnalati colpi al parco De Rocchi. Sono sparite delle grondaie in due blitz, tra cui uno realizzato in pieno giorno, proprio come accaduto al cimitero, con un uomo che, ai custodi e ai frequentatori del parco, si era qualificato come operaio comunale. Furto diurno anche alla chiesa di San Cosma a Uboldo e al cinema teatro nel cuore del paese: in entrambi casi i ladri hanno lavorato nel corso del pomeriggio, confondendosi con alcuni interventi realmente in corso.
Sara Giudici