REDAZIONE VARESE

Giorno Memoria, sui social frase choc del sindaco Bertuletti. Chieste le dimissioni

Scoppia la polemica per il post pubblicato dal primo cittadino: Anpi e Arcigay di Varese ne chiedono le dimissioni

Cristina Bertuletti

VARESE, 28 GEN - Polemica nel Varesotto per un post del  sindaco leghista di Gazzada Schianno Cristina Bertuletti. Nella Giornata della Memoria, il primo cittadino ha scritto sul suo profilo Facebook: "È il giorno della memoria, ricordatevi di andare a pijarlo...". Una frase già commentata con durezza dall'Anpi e dall'Arcigay di Varese che ne ha chiesto le dimissioni. "Le persone che hanno sofferto e perso la vita nei lager - scrive Ester De Tomasi, presidente dell'Anpi della provincia di Varese - sono morte anche per fare in modo che tutti abbiano diritto di parola. Una libertà usata nella maniera peggiore da chi scrive queste dichiarazioni vergognose". 

La frase di Cristina Bertuletti su Facebook
La frase di Cristina Bertuletti su Facebook

Non è la prima volta che Cristina Bertuletti lascia sul proprio profilo post provocatori. Nel marzo del 2016 aveva scritto che la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan "meritava l'esecuzione capitale". Nel marzo dello stesso anno aveva auspicato la reincarnazione del duce. Il post relativo al giorno della memoria, per chi non è "amico" del sindaco su Facebook, non è visibile, mentre sono pubblici i post su iniziative contro lo Ius Soli o un post del novembre 2017: "Tutti a far colazione al bar dell'ospedale di Legnano! Dux lux" con una mano che ricorda il saluto fascista.

È infine dell'ottobre 2016 una sua intemerata contro chi salva i migranti, sempre su Fb: "Ma tutti i bravi cristiani, cattolici, uomini di Caritas e donne dalla profonda Fede... ma dove (...) siete???? Uscite dai vostri confessionali e pigliatevi un paio di extracomunitari clandestini. Così. Per amore della diversità che è arricchimento. Per compiere la parola di Dio. Per dimostrare che non siete solo capaci a strapparvi le vesti come farisei quando noi razzisti parliamo di lanciafiamme".