Varese, è arrivata anche la variante più rara: solo un altro caso al mondo

Varese -  Il secondo caso al mondo di una rarissima variante del Covid, quella thailandese/egiziana, è stato identificato a Varese. È stata una vera sorpresa per il professor Fabrizio Maggi, direttore del laboratorio di microbiologia dell’Asst Sette Laghi, uno che di mutazioni del virus se ne intende. È stata la sua equipe ad individuare per la prima volta in Italia sia la variante brasiliana che quella sudafricana. Che ci fosse qualcosa di strano in quel tampone, uno dei tantissimi analizzati giornalmente, i professionisti del laboratorio lo hanno capito subito: il sequenziamento della proteina spike ha rivelato una struttura molecolare diversa da tutte le altri varianti già studiate. I colleghi del San Raffaele di Milano hanno confermato il sospetto che si trattasse di qualcosa di completamente nuovo. L’intero genoma del virus è stato amplificato e ricostruito ed è stato così possibile accertare che si trattava di una variante riscontrata solo un’altra volta in tutto il pianeta. Il primo caso è stato accertato in Thailandia, isolato in un viaggiatore di ritorno dall’Egitto.

«Ora che l’intero genoma di questa variante del virus è stato ricostruito – osserva Maggi – potremmo capirne il significato biologico con studi in vitro e dimostrarne l’eventuale impatto clinico ed epidemiologico sulla popolazione". La struttura molecolare della nuova variante non sembra presentare caratteristiche che potrebbero ridurre l’efficacia dei vaccini, ma mostra mutazioni genetiche su cui è necessario approfondire con ulteriori studi. Sarà inoltre utile cercare di ricostruire il suo percorso: il tampone in questione era relativo ad una paziente ricoverata nell’ospedale varesino. L’ennesimo "primato" per un territorio che è stato tra i più colpiti in regione nella corso della seconda ondata di contagi, raggiungendo il dato più alto di ricoverati Covid per Asst, con un picco di 640 pazienti a novembre. A pochi chilometri dal capoluogo c’è Viggiù, dove nei giorni scorsi si è concluso il primo esperimento italiano di campagna vaccinale di massa su tutta la popolazione. In merito alla scoperta dell’ennesima variante è intervenuta l’assessore al welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti: "Il lavoro svolto evidenzia ancora una volta l’alta professionalità di chi si è adoperato in questa ricerca con risultati rilevanti non solo a livello nazionale, ma addirittura di portata internazionale".