Busto Arsizio (Varese), 3 agosto 2024 – La Polizia di Stato di Busto Arsizio ha indagato sei uomini di cui due minorenni e due donne ciascuno a vario titolo per i reati di tentato furto, lesioni personali aggravate e detenzione di congegni micidiali portati in luogo pubblico. L’indagine è partita quando il 23 luglio è stata segnalata una lite in un esercizio commerciale tra i dipendenti e alcuni clienti. Sul posto gli agenti hanno trovato i dipendenti del negozio bisognosi di urgenti cure mediche, tanto da far intervenire due ambulanze. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che tre ragazzi, che avevano tentato di rubare un profumo di poco valore, erano stati sorpresi dai dipendenti dell’esercizio commerciale ed erano stati quindi allontanati. Poco dopo si era presentato nello stesso negozio il padre di uno dei ragazzi, minorenne, contestando un comportamento eccessivamente aggressivo avuto nei confronti del figlio. Ne scaturiva una violenta lite con percosse e pugni tra i dipendenti del negozio e l’uomo, raggiunto nel frattempo dal figlio e dai suoi amici. Questi ultimi abbandonavano poi il negozio contro il quale veniva scagliata una bottiglia incendiaria piena di benzina, che si infrangeva sul marciapiede all’esterno e le cui fiamme si estinguevano in pochi secondi, senza raggiungere oggetti infiammabili e senza danni a persone.
La denuncia in commissariato
Il giorno successivo il dipendente e uno dei ragazzi minorenni hanno presentato le rispettive querele al commissariato di polizia di Busto Arsizio per le lesioni subite. Ricevute le querele, gli agenti dell’ufficio investigativo hanno approfondito la vicenda ricostruendo dettagliatamente i fatti oggettivamente accaduti, anche grazie alla visione dei filmati della sorveglianza interna del negozio. Le indagini hanno fatto così emergere con chiarezza le responsabilità dei sei adulti coinvolti, che dovranno ora rispondere davanti al tribunale di Busto Arsizio per i reati di tentato furto, lesioni personali aggravate e detenzione di congegni micidiali portati in luogo pubblico.
I due minorenni, invece, saranno giudicati dal Tribunale per i minorenni di Milano.