ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Busto Arsizio, l'ex macello civico non si tocca: ha valore storico e sarà salvato

La Soprintendenza ha fatto pervenire all’amministrazione comunale bustese il suo parere con l’indicazione a non demolire la parte del complesso su via Pepe che anzi si prepara al recupero

Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli

Busto Arsizio (Varese)  Non ci sarà alcuna demolizione nell’area dell’ex macello civico, complesso di valore storico e destinatario di un progetto importante di riqualificazione, finanziato con i fondi del Pnrr e con quelli del bando regionale Arest. La Soprintendenza ha fatto pervenire all’amministrazione comunale il suo parere con l’indicazione a non demolire la parte del complesso su via Pepe, dunque da recuperare. L’intenzione di Palazzo Gilardoni, impegnato a salvare dal degrado il complesso con nuove destinazioni culturali e sociali, era di eliminare alcune strutture non particolarmente significative e di mantenere gli ambienti di maggior pregio architettonico. Di fronte a quanto messo nero su bianco dalla Soprintendenza l’amministrazione comunale ha dovuto rivedere i piani di intervento.

Nei giorni scorsi su proposta del sindaco Emanuele Antonelli, in risposta alle indicazioni dell’ente, la giunta ha confermato il recupero di tutta l’area dell’ex macello di via Pepe, come ha scritto in una nota "quale elemento imprescindibile e comune ai due progetti oggetto di finanziamento (Rigenerazione Urbana e Bando Arest-Rilancio economico sociale e territoriale), per confermare le esigenze di spazi individuati nello studio di fattibilità, si è ritenuto di non prevedere la demolizione dell’edificio in via Pepe, ma la sua ristrutturazione e al contempo di non prevedere la realizzazione dei nuovi edifici".

Quindi nell’area di rigenerazione urbana per il quale il comune ha ottenuto oltre 6 milioni di euro del Pnrr sarà realizzato un polo per spazi creativi, culturali e sociali, aperto alla città mantenendo al suo interno la sede degli scout che già oggi costituisce un elemento di raccordo tra la cosa pubblica e le esigenze sociali e ricreative della città. Nell’area Arest (a disposizione 2 milioni di euro del bando regionale) gli spazi saranno destinati a scuola e formazione, qui avrà sede il nuovo ITS con corsi post diploma per formare giovani nel settore della logistica sostenibile che sempre più richiede figure specializzate.