Busto Arsizio (Varese), 3 luglio 2024 – Da anni ormai, dal 2013, con il suo gesto compiuto nell’anonimato sostiene l’attività di alcune associazioni cittadine particolarmente impegnate nel sociale lasciando di volta in volta nella cassetta della posta un assegno con un contributo economico importante: è il “ Benefattore Anonimo”, che si è fatto di nuovo vivo in città con la sua donazione. Chi sia resta un mistero, ma certo è un esempio. Nei giorni scorsi l’ultima donazione da 15mila euro è arrivata all’Aias di via Alba, centro di terapie per ragazzi con disabilità e alla Fondazione Anffas-Tosi Ravera di via Piombina, che accoglie persone con disabilità. Il presidente di Aias, Franco Castiglioni, ovviamente commosso e sorpreso, ringrazia. “La sua generosità ci permette di guardare al futuro con speranza e determinazione, certi di poter fare la differenza nella vita di tante persone, la sua fiducia e il suo impegno nel sostenere la nostra causa sono per noi un onore e uno stimolo a proseguire con rinnovata energia il nostro lavoro”. Parole di ringraziamento anche dalla Fondazione Anffas-Tosi Ravera, il cui presidente Diego Cornacchia sottolinea come “per noi questa è una manna dal cielo perché abbiamo appena realizzato gli spogliatoi annessi alla piscina e questo contributo ci voleva proprio”. Il “benefattore anonimo” continua dunque ad essere un esempio di generosità pur senza volersi rivelare. Un gesto, il suo, che ancora una volta commuove e allarga il cuore pensando che proprio in un momento di difficoltà, in una società in cui spesso non ci si accorge di chi chiede aiuto, ci sia invece chi vede i bisogni e agisce. Senza apparire, nel più completo anonimato, senza nome “in vetrina”, perché l’importante non è essere riconosciuti, dare un volto e un nome al gesto generoso, ma aver portato il sorriso a chi ogni giorno opera in attività di assistenza accanto ai più fragili.