Boschi della droga e spaccio. In manette tre stranieri e un imbianchino legnanese

Rescaldina, eseguita l’ordinanza del gip Piera Bossi .

Boschi della droga e spaccio. In manette tre stranieri e un imbianchino legnanese

Boschi della droga e spaccio. In manette tre stranieri e un imbianchino legnanese

Un’ordinanza del gip Piera Bossi, su richiesta del pubblico ministero Nadia Calcaterra, mette le manette a tre marocchini e ad un italiano. Questa l’ennesima puntata di quanto è accaduto in questi anni nei boschi della droga fra basso varesotto ed alto milanese. L’italiano arrestato ultimamente è un 36enne di Legnano, imbianchino a tempo perso che nel 2015 dovette patteggiare per frode fiscale come prestanome di società cartiere che furono poi bloccate da una operazione della guardia di finanza che arrestò tutti gli amministratori di fatto. Per arrotondare si era messo a completa disposizione dei pusher nord africani che da anni operano nel Rugareto, lavorando per entrambe le bande rivali che si dividono a colpi di arma da fuoco il territorio. A settembre del 2022 il 36enne legnanese venne arrestato in Francia con in auto una ventina di chili di hashish che aveva preso iin Spagna, portandoli dal Marocco. Con lui in auto anche due maghrebini. Sta di fatto che a Grenoble furono fermati, ma sulle loro tracce c’erano da tempo gli investigatori di Busto che avevano piazzato in auto cimici e microfoni vari. Nell’ottobre scorso lo stesso pregiudicato fu rimpatriato, ma adesso i carabinieri lo hanno riportato in cella seguendo il filone dell’indagine avviata a giugno del 2022 dopo il ferimento di pusher marocchino verso Uboldo, nell’ambito delle faide tra rivali dello spaccio. A settembre del medesimo anno un altro pusher fu torturato dopo il sospetto di aver fatto sparire droga: venne legato a un albero con un rotolo di cellophane e video ripreso col telefono. Adesso l’ennesima spallata alle due bande. Ch.S.