Bardello con Malgesso (Varese), 5 ottobre 2024 – Un vero e proprio macello clandestino, fuori da ogni regola all’interno di un capannone. Carcasse di animali, residui di macellazione. È la scena, vagamente da film horror, che si sono trovati davanti i carabinieri forestali del Nucleo di Arcisate e di Laveno Mombello, intervenuti assieme al personale medico veterinario dell’Ats Insubria e Varese all’interno di un’azienda agricola. I militari – coordinati dal tenente colonnello Fabio Scordo – hanno rinvenuto privi di documentazione attestante l’origine degli animali, una carcassa di caprino, una di ovino e diversi residui di macellazione. Oltre a questo, i carabinieri forestali hanno riscontrato la mancanza in azienda di ulteriori animali, fra cui 5 bovini, 4 capre e tre asini.
Per evitare che il reato arrivasse a ulteriori conseguenze, è stato posto sotto sequestro preventivo il locale adibito a macello, dove tra l’altro ispettori di Ats e militari dell’Arma hanno trovato ulteriori tracce di una macellazione clandestina appena avvenuta da poco. In un bidone, infatti, c’erano residui di animale all’interno di un bidone; oltre all’attrezzatura funzionale alla macellazione stessa, quali argani, sega ossea e coltelli vari.
Il titolare dell’attività, identificato, è stato denunciato in attesa del processo. Si tratta infatti di un reato penale, che oltre a una multa fino a 150mila euro, per i rischi igienici e l’attentato alla salute che determina, chi si rende responsabile di macellazione clandestina rischia una detenzione da sei mesi fino a un anno. La carne rinvenuta è stata invece sequestrata e sarà distrutta attraverso un regolare e autorizzato processo di smaltimento.