REDAZIONE BRESCIA

Macella pecore senza permessi e dà fuoco ai resti: denunciato pastore di Calvisano

Le ipotesi di reato: detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, macellazione clandestina e combustione illecita di rifiuti

Pecore in una foto L.Gallitto

Pecore in una foto L.Gallitto

Calvisano, 1 settembre 2017 - Nei guai un pastore musulmano di Calvisano, nel Bresciano, denunciato dai carabinieri forestali per macellazione clandestina di ovini. Nella sua cascina sono state trovate 200 pecore in un cortile fatiscente e pericoloso. Per l'uomo l'accusa è di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Rischia dai 3 ai 6 anni di carcere per i resti di animali macellati occultati nella letamaia, fra cui ossa, zampe e denti.

Secondo i forestali la letamaia veniva periodicamente incendiata, fatto che rientra nel reato di combustione illecita di rifiuti. Per il reato di macellazione clandestina le pene previste sono l'arresto da sei mesi a un anno o l'ammenda fino a 150mila euro. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, hanno notato come, in occasione della 'festa del sacrificio' celebrata dai musulmani, nella cascina del pastore ci fosse un insolito andirivieni di fedeli islamici.