ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Alunni giardinieri per una mattina. Messe a dimora cinquanta piantine

I lavori nel giardino delle scuole di Angera, grazie al sostegno di Ersaf

Le essenze sono state posizionate tra la primaria e la secondaria e sulla sponda di fianco alla palestra

Le essenze sono state posizionate tra la primaria e la secondaria e sulla sponda di fianco alla palestra

Giardinieri per un giorno e l’hanno fatto con entusiasmo gli alunni delle scuole di Angera, impegnati a mettere a dimora 50 piantine per rinverdire il cortile, ottenute dal Comune grazie a un bando di Ersaf (ente regionale che si occupa dei servizi all’agricoltura e alle foreste). Una lezione all’aperto molto apprezzata. Gli esemplari piantati sono carpino bianco, pado, biancospino, sanguinella e ginestra, piante autoctone riprodotte in vivaio da aziende certificate. In particolare sono state ripiantumate due aree che necessitavano di essere valorizzate.

La zona di confine fra primaria e secondaria aveva sofferto la siccità degli scorsi anni e molte piante erano seccate ed erano state rimosse. La sponda di fianco alla palestra delle secondarie invece era da tempo priva di piante, dopo che un paio di conifere erano state abbattute. "Abbiamo accolto la richiesta del Consiglio comunale dei Ragazzi delle scuole per mettere a dimora le piantine – spiega Silvia Gibelli, consigliera comunale delegata all’Istruzione –. Con gli insegnanti stiamo facendo un percorso di sensibilizzazione degli alunni perché anche loro in prima persona possano prendersi cura degli spazi verdi della scuola, dove scoprire il mondo delle piante e giocare in un luogo più bello e accogliente".

Un’iniziativa importante che vuole sensibilizzare, ma anche favorire la biodiversità locale: le piante scelte sono essenze autoctone, adatte al clima della zona, per cui nel corso degli anni possono crescere offrendo ombra e dare un tocco di colore. Aggiunge Milo Manica, assessore all’Ambiente: "Queste piante una volta cresciute non necessiteranno di particolari manutenzioni e potranno quindi autosostentarsi. Le siepi che si creeranno saranno ottime fonti di cibo per farfalle e altri insetti impollinatori, mentre le bacche potranno fornire nutrimento all’avifauna. Ci auguriamo che questi spazi verdi possano diventare delle aule a cielo aperto in cui alunni e insegnanti possano osservare in natura ciò che studiano sui libri". Gli alunni hanno preparato anche i cartellini identificativi delle diverse piante, che sono stati collocati alla base di alcune di esse così da avere una funzione anche didattica.

Rosella Formenti