ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Malpensa, gli addetti alle pulizie ancora in lotta: nuovo presidio al Terminal 1 contro i tagli salariali

Riparte la battaglia: al centro delle proteste la retribuzione domenicale e i buoni pasto. Cgil e Ad: “Referendum sull’accordo separato”. L’azienda: “Adesione al 60%”

L'astensione dal lavoro al Terminal 1 dello scalo è durata tre ore circa

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Malpensa (Varese), 16 luglio 2025 – Ieri i dipendenti della Dussmann, l’azienda che ha in appalto a Malpensa le pulizie in aeroporto hanno dato vita ad un presidio dalle 12.30 alle 15.30 al Terminal 1. Al centro della protesta: la riduzione della maggiorazione relativa alla retribuzione domenicale (dal 30% al 15%) e il trattenimento del buono pasto. A sostenere la mobilitazione Filcams Cgil Varese e Adl secondo i quali se non si torna al tavolo sarà sciopero. Una vertenza calda che si è inasprita dopo la proposta di Dussmann di un accordo separato sottoscritto il 4 luglio scorso da Fisascat Cisl Varese-Como, Uiltrasporti Varese e Flai.  

Gli addetti alle pulizie contestano l'azienda che gestisce il servizio nell'aeroporto varesino
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L’ipotesi del referendum  

La Filcams Cgil sottolinea: “I sindacati firmatari non rappresentano la maggioranza dei lavoratori, bensì una minoranza assolutamente esigua”. Frattura evidente, dunque, tra le organizzazioni e ieri la nuova protesta per riportare le richieste sul tavolo. Filcams Cgil rilancia: “A breve promuoveremo un referendum tra i lavoratori per abrogare tale intesa al ribasso. I sindacati firmatari rappresentano una minoranza assolutamente esigua”, mentre Filcams Cgil e Adl “rappresentano la stragrande maggioranza dei lavoratori Dussmann Service in aeroporto”.   

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Vantaggi a senso unico 

Per Filcams Cgil quella sottoscritta dalle tre sigle è: “Un’intesa dalla quale l’azienda trae solo vantaggi economici, senza concedere nulla, accordo che non ha avuto trattativa sindacale, ma dove il contenuto – immodificabile – è stato proposto da Dussmann Service alle organizzazioni sindacali, senza nessun margine di contrattazione”. Per questo motivo Filcams Cgil Varese si dichiara: “contraria ad una simile intesa dove le trattative sono state negate”. Nel frattempo, fa sapere, “siamo in attesa che la committente Sea dia spiegazioni plausibili in merito al cospicuo aumento del canone di appalto, adeguamento che doveva servire a erogare un buono pasto per tutti i lavoratori”.   

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La posizione della Cgil 

Spiega Livio Muratore, segretario generale Filcams Cgil Varese: “Dussmann invece condiziona l’erogazione all’accettazione da parte del lavoratore dell’intesa al ribasso, peggiorativa delle condizioni, firmata da tre sigle che non rappresentano la maggioranza dei lavoratori. Quindi quella che doveva essere un’opportunità sta creando forti disagi e malessere diffuso tra i dipendenti stessi che sono oramai pronti allo sciopero, qualora Dussmann dovesse confermare tale impianto e non riaprire trattative serie e condivise con le organizzazioni maggiormente rappresentative”.  

La replica dell’azienda  

La Dussmann replica: “L’accordo integrativo sottoscritto da Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil e Flai è stato frutto di trattative che hanno coinvolto tutte le sigle a cui sono iscritti i lavoratori e le lavoratrici che operano presso l’appalto Sea, e ha visto l’adesione di circa il 60% del personale che presta servizio presso gli aeroporti di Malpensa e di Linate”. “L’accordo –proseguono – è il risultato finale di trattative che hanno portato all’introduzione, per i lavoratori, di trattamenti aggiuntivi, integrativi e migliorativi, degli istituti disciplinati dal Ccnl”.