
Adriano Galliani, 81 anni,. ha portato il Monza in Serie A per la prima volta nella storia
Torna al Milan o non torna. La margherita del cuore viene sfogliata mentalmente dall’intero popolo rossonero nella parte clou del precampionato calcistico. L’oggetto del desiderio ha un nome e un cognome precisi: Adriano Galliani. L’attuale amministratore delegato del Monza, 81enne, è sempre più al centro del tam-tam mediatico che lo indica come nuovo dirigente del Milan nel giro di pochissimi mesi. Le numerose voci parlano addirittura di un incontro con Gerry Cardinale. E pure di un ruolo già definito (e che apparentemente non cozzerebbe con quelli di altre figure dirigenziali del Diavolo): head of football. Una carica per provare a ridare vigore al “peso” del Milan nelle sedi istituzionali come la Lega Calcio e supervisionare ancora meglio gli aspetti di campo, in quella che deve essere la stagione della rinascita.
Dalla parte di RedBird le bocche restano cucite al massimo e anche lato Monza, come è comprensibile, non arrivano conferme sul tema (ma nemmeno smentite). Di sicuro Galliani è ancora nell’organico societario biancorosso. In queste settimane, pur molto defilato a livello mediatico, continua a lavorare a stretto contatto con gli altri dirigenti della società, Nicolas Burdisso e Mauro Baldissoni su tutti. Fino al closing tra Fininvest e Beckett Lyne Ventures, previsto per settembre, Galliani resterà una figura centrale sia in tema di mercato che nella transizione societaria. Una volta chiuso il passaggio di proprietà dei brianzoli, però, è evidente come per lui le porte del Milan potrebbero benissimo riaprirsi.
In rossonero Galliani ha svolto il ruolo di amministratore delegato al fianco del presidente Silvio Berlusconi dal 1986 al 2017. E insieme hanno vinto 29 trofei in 31 anni, tra cui 5 Champions League e 8 Scudetti. Ora ovviamente non avrebbe più pieni poteri come nella sua prima esperienza, ma lavorerebbe comunque con alcune vecchie e amate conoscenze dell’ultimo periodo a Milano.
A partire da un’altra figura che è appena tornata in rossonero a undici anni di distanza dall’ultima volta, il tecnico Massimiliano Allegri, con cui Galliani ha vinto lo Scudetto nel 2011. Il legame tra i due è rimasto sempre forte, così come quello con Zlatan Ibrahimovic, all’epoca centravanti e simbolo principale di quella rosa vincitrice del tricolore. Lo svedese, nelle ultime settimane, è apparso piuttosto invisibile dalle parti di Casa Milan e Milanello, però resta consulente di RedBird e secondo i rumors sarebbe soprattutto sua l’idea del ritorno di Galliani in rossonero. Come direttore sportivo, infine, non ci sarebbe più il fidato Ariedo Braida (in rossonero i due insieme hanno concluso tanti storici affari di mercato per 27 anni), ma avrebbe comunque modo di instaurare un rapporto lavorativo proficuo con Igli Tare che di esperienza e competenza calcistica ne ha parecchia. Nè l’eventuale ritorno nei quadri dirigenziali del Diavolo sembra essere preludio a un addio di Paolo Scaroni, attualmente presidente del Milan.
Tra operazione nostalgia da una parte e convinzione di poter tornare a splendere insieme dall’altra, i tifosi del Milan continuano dunque a cullare questo sogno di mezza estate. Solo il tempo dirà se l’idea potrà concretizzarsi e soprattutto essere vincente.
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