Sberla agli Oscar: Will Smith si dimette dall'Academy

L'annuncio con una lettera: "Sono responsabile di una condotta sconvolgente, dolorosa e non scusabile". Statuetta a rischio?

A quasi una settimana dal ceffone che ha cambiato la storia degli Oscar, Will Smith fa un passo indietro. Dopo che l'Academy ha rivelato che il protagonista di "King Richard", dopo il colpo proibito rifilato al presentatore Chris Rock, aveva rifiutato di lasciare la sala dove si stava tenendo la cerimonia di consegna delle statuette (per altro da lui vinta per il ruolo di padre delle sorelle tenniste Serena e Venus Williams), nonostante fosse stato invitato, il "man in black" ha annunciato il suo addio all'Academy, il sodalizio che organizza il premio Oscar.

Il pentimento

"Ho tradito la fiducia dell'Accademia. Ho privato altri concorrenti e vincitori della possibilità di celebrare il loro straordinario lavoro. Ho il cuore spezzato", ha scritto Will Smith nella sua lettera di dimissioni in cui ha definito la sua condotta "sconvolgente, dolorosa e non scusabile". L'attore era stato protagonista, domenica sera durante la cerimonia di premiazione, di un momento imbarazzante, quando era salito sul palco del Dolby Theatre di Hollywood e aveva schiaffeggiato il comico Chris Rock, che aveva fatto una battuta sulla moglie dell'artista, Jada Pinkett e la malattia di cui soffre.

Lo schiaffo ritratto in un murales a Berlino
Lo schiaffo ritratto in un murales a Berlino

L'annuncio di Smith arriva dopo che la stessa Academy aveva ufficialmente condannato la reazione violenta dell'attore, annunciando l'apertura di una sorta di inchiesta interna. "Accetterò - ha aggiunto - ogni ulteriore conseguenza il board stabilirà". L'attore potrebbe vedersi ritirare l'Oscar, il primo in carriera, vinto per la sua interpretazione in "Una famiglia vincente - King Richard", in cui aveva dato volto al padre delle campionesse di tennis Serena e Venus Williams. Intanto si attende anche la reazione di Chris Rock. Il quale, per ora, ha detto di stare ancora "metabolizzando l'accaduto"