Melissa Satta: Milano è il mio arcobaleno

"I social hanno limitato il lavoro in tv, ma sono riuscita a crearmi i miei spazi tra moda, pubblicità e...fitness"

La conduttrice tv, attrice e modella Melissa Satta

La conduttrice tv, attrice e modella Melissa Satta

Milano -  Si definisce imprenditrice di se stessa. E non a torto. Nata a Boston da genitori sardi, la showgirl Melissa Satta è riuscita ad affermarsi con determinazione nel mondo delle passerelle, della tv e dei social. "Ho cercato sempre di essere un personaggio un po’ atipico, frutto anche delle esperienze maturate all’estero. Ho “indossato” diverse scarpe, anche se a volte si sostiene non sia preferibile...".

I suoi primi ricordi nella metropoli milanese? "Abitavo a Cagliari con la mia famiglia. Mi trasferii, dopo la maturità, a Milano, dove acquisii forte senso di responsabilità. Provavo allora tante sensazioni: un bisogno di libertà e di crescita e allo stesso tempo la nostalgia dei propri cari. Rammento le mie prime esperienze lavorative, in qualità di valletta, nel programma “Mio fratello è pakistano” condotto da Teo Mammucari. E, poi, la partecipazione a Striscia la notizia".

Seguirono tanti successi in tv, anche come conduttrice. Ora? "La crescita dei social, a cui i giovani sono più legati, ha rubato spazio al lavoro in campo televisivo. La mia attività, però, è sempre in divenire. Mi ritengo molto fortunata. Volevo operare in vari campi e ci sono riuscita: dalla moda, al piccolo schermo, alle campagne pubblicitarie, alla realizzazione di progetti creativi, come la linea di costumi Changit by Melissa Satta. E, poi, mettendo a frutto la mia passione per lo sport, su #trainingwithmelissa e su start2run_melissa di Instagram fornisco un supporto alle donne che vogliono allenarsi, soprattutto in questo periodo difficile".

A cosa dà più importanza Melissa? "Ai valori basilari, alla multiculturalità, all’ottemperanza delle regole del Paese di cui si è ospiti. Si stava crescendo nel rispetto reciproco, nell’unione dei popoli. Oggi, per motivi diversi da quelli razziali, si è nuovamente creato un distacco fra i vari gruppi. Non si ha la possibilità di stabilire contatti, conoscere il nuovo. Milano stava diventando sempre più aperta alla diversità. Peccato...".

Lei vive tuttora nel capoluogo lombardo. "Qui mi sento a casa. Questa metropoli è una delle città più belle del mondo, sinonimo di vita. Non ha la storia millenaria di Roma, che, però, è troppo caotica. Milano è a dimensione d’uomo, un connubio vincente tra il vecchio e il nuovo. Ricca di monumenti, di parchi, del suo tesoro nascosto. Ora è più organizzata e pulita. È anche un arcobaleno, con il prevaricare del verde, colore della speranza e dei miei occhi. Spero che, dopo il covid, la città riacquisterà il suo ruolo rilevante nel campo della moda e del Made in Italy".