Milano, Marracash in concerto ad Assago: è "Infinity love"

Il pubblico lo ama e lo dimostrano i 16 “sold out“ su 18 concerti. Oggi il rapper torna a a Milano

Grande successo per il rapper Fabio Bartolo Rizzo, in arte Marracash, 43 anni

Grande successo per il rapper Fabio Bartolo Rizzo, in arte Marracash, 43 anni

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Assago, 13 settembre 2022 -  Finisce in un turbinare di coriandoli argentati, col pubblico tutto lì a scandire le barre di “Infinity love”, il Persone Tour con cui Marracash sbarca questa sera al Forum per annodare i fili di “Persona” e “Noi, loro e gli altri”, gli album fermati dal Covid che trovano finalmente una loro valenza live grazie al più ambizioso kolossal urban messo in strada nel 2022. Ad Assago, dove “Marra” si esibisce pure domani, il 16, il 18, il 20 e il 21 settembre, già venduti 67 mila biglietti, con qualche rimanenza solo per la replica di domenica. Difficile nel rap diventare mainstream senza perdere l’urgenza degli inizi, ma all’ex ragazzo della Barona l’operazione è riuscita e il segreto del tour all’insegna del tutto esaurito forse sta tutto lì, come dimostrano 16 sold-out su 18 concerti, oltre 150 mila biglietti venduti, compreso quello del 25 settembre in un’Arena di Verona già piena fino all’ultimo posto. “Il successo ti espone, ti mette a nudo, ti ingigantisce e come una lente di ingrandimento, mette anche a fuoco i tuoi difetti e le mostruosità; non è una vita facile, per niente” dice lui. Difficile dargli torto. In concerto il manifesto di quel viaggio introspettivo che è valso a “Noi, loro e gli altri” la Targa Tenco riservata al Miglior Album dell’Anno lo declama una voce fuoricampo ricordando come ognuno di noi insegua a suo modo un sogno disperato “questo è il tuo tormento, tu puoi essere, non sognare di essere, ma c’è un abisso tra ciò che sei per gli altri e ciò che sei per te stesso e questo ti provoca un senso di vertigine per la paura di essere scoperto, messo a nudo, smascherato, poiché ogni parola è menzogna, ogni sorriso smorfia e ogni gesto falsità” prima che cada il sipario e Marracash, al secolo Fabio Rizzo, cali dall’alto cantando su una piattaforma sospesa nel vuoto da quattro cavi d’acciaio “Body Parts - I denti”. Anche senza il rutilante apparato messo a punto per i palasport, un megaschermo alto più di 5 metri ed altre sorprese scenografiche, la scaletta si avvicina a quella testata nei concerti all’aperto dell’estate, a cominciare da “Quelli che non pensano - Il cervello” che coi suoi riferimenti politici (“Salve Salvini, se lo contesti, già se lo citi / Manda faccina e bacini, terrapiattisti, privi di senso, sì, come i testi nell’indie”) non mancherà di far prendere a Marra posizione sul dibattito elettorale. Perché, da sempre, lui è quel che rappa.