Le confessioni di Blind: "Nei momenti difficili l’unica scelta è aggrapparsi all’amore"

Il cantante "scoperto" da Emma a X Factor si racconta sotto il cielo di Milano

Blind

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Milano -  Quella di Blind è una storia maledetta a lieto fine scritta sotto il cielo di Milano. "Con te questa città di notte sembra il mare / ma non mi perdo più / e anche se affondo nei ricordi riesco a respirare" canta il rapper umbro nel singolo dedicato a Greta, l’ex compagna di classe che gli ha cambiato la vita. "In un periodo così difficile per non perdersi ci si deve aggrappare a qualcuno o a qualcosa, io mi sono aggrappato all’amore" ammette Blind, all’anagrafe Franco Popi Rujan, ventuno anni, due dei quali "bruciati" dalla cocaina. "Vengo da Ponte San Giovanni, una periferia 'difficile' di Perugia" racconta. "Ma quel ‘Bridge’ che porto tatuato sulla testa non lo cancellerò, perché il quartiere in cui sono cresciuto mi ha tolto tanto, ma mi ha dato pure tanto. Ora, però, vivo a Crescenzago e la mia vita è qui".

"Non mi perdo più" è una promessa? "No, una constatazione. Il sentimento è diventato un mio punto di forza, un riferimento per non perdermi nelle difficoltà della vita. ‘Non mi perdo più’ è il pezzo che avevo preparato per Sanremo Giovani. Alle selezioni sono entrato nella rosa dei primi 46, poi però la corsa s’è fermata".

Con Greta siete cresciuti assieme? "Sì, ci siamo incontrati all’asilo e abbiamo fatto sia le elementari che le medie negli stessi istituti. Poi ci siamo persi di vista e per me è cominciato l’inferno, finché nel 2018 l’ho ritrovata alla festa dei suoi diciotto anni e non ci siamo più lasciati".

"Salvato" da due donne. "Ad Emma e ad X Factor sarò sempre grato per avermi tirato fuori dalla corazza in cui m’ero rinchiuso. Greta, invece, ha fatto tutto il resto spingendomi a guardare il mondo con altri occhi. Due mesi dopo averla ritrovata, ho chiuso con la droga".

A ventun’anni ha già pubblicato un’autobiografia, "Cicatrici". "Avevo bisogno di fare i conti con quello che sono stato perché, se lo eviti, il passato continuerà a farti male, se invece lo affronti riuscirai a voltare pagina. La vita, infatti, è una cosa complicata, ma ce ne sono alcune più incasinate di altre".

In "Popolari", un altro suo pezzo, ha realizzato l’aspirazione di cantare con Guè Pequeno. Quali sono gli altri sogni in volo? "Mi piacerebbe incrociare prima o poi le strade di Rkomi e di Ghali. A Rkomi ho aperto un concerto nella mia città e poi ci siamo ritrovati a San Siro, uniti dalla stessa fede rossonera. Ghali, invece, è quello che, coi suoi brani, mi ha spronato più di tutti a scegliere la musica per raccontare quel che provo".