L’associazione Ruana: "Il nostro impegno per la pace in Colombia ci ha portato dal Papa"

Il portavoce Cesar Adrian Beltran: "Nel nostro Paese 65 anni di guerra. Ma poi siamo arrivati a un trattato e la situazione è molto migliorata".

L’associazione Ruana: "Il nostro impegno per la pace in Colombia ci ha portato dal Papa"

L’associazione Ruana: "Il nostro impegno per la pace in Colombia ci ha portato dal Papa"

Incontro speciale, con Papa Francesco, per i rappresentanti dell’associazione Ruana, fondata a Lodi nel 2014. Il fondatore del sodalizio Cesar Adrian Beltran di 36 anni, e suo fratello Cesar Julian, lo scorso 18 ottobre sono stati ricevuti in Vaticano dal Pontefice nell’ambito di un incontro con delegazioni internazionale di giovani impegnati per la pace. "È stato un momento molto importante per noi - racconta Cesar Adrian -. La nostra associazione conta mediamente una trentina di volontari e la composizione cambia frequentemente perchè coinvolgiamo giovani di diverse nazioni che poi spesso intraprendono percorsi diversi". "La nostra attività è rivolta principalmente nella ricerca della sostenibilità delle nazioni unite e nell’accompagnamento del processo di pace in Colombia - aggiunge Cesar Adrian Beltran, colombo-italiano arrivato a Lodi all’età di 14 anni e il quale, dopo aver studiato al liceo Maffeo Vegio di Lodi ed essersi laureato all’Università Cattolica di Milano adesso fa il pendolare tra la Svizzera dove lavora e l’Italia –. Io ho vissuto sulla mia pelle la migrazione. In Colombia, da più di 65 anni, abbiamo avuto a che fare con la contrapposizione tra i gruppi rivoluzionari armati e il governo. Una guerra che ha portato tanta devastazione nel Paese e che è stata sostanzialmente ignorata da tutti: ciò in quanto non è coinvolta direttamente l’Europa. Qualche anno fa però sono iniziate le trattative e alla fine è stato siglato un trattato di pace che però ha portato altre conseguenze nel senso che è stato concesso agli ex guerriglieri di fare vita politica attiva “perdonando” loro tutto ciò che avevano fatto, ma nella popolazione civile che aveva subito negli anni precedenti gravi soprusi c’è ancora forte risentimento". "É un processo di integrazione non facile – prosegue il rappresentante dell’associazione Ruana –, anche perchè continuano le rappresaglie. Noi come associazione Ruana abbiamo partecipato ai tavoli della Presidenza della Repubblica colombiana e a tavoli internazionali. Siamo stati parte attiva e adesso possiamo mettere a disposizione la nostra esperienza nelle crisi attuali, quelle tra Russia e Ucraina e quelle in Medio Oriente". Beltran sottolinea come "in Ciolombia, è vero, c’è stata una guerra ma adesso sono stati fatti passi avanti enormi. Possiamo essere un esempio reale di come sia possibile risolvere un conflitto armato, anche se non al 100%. E il risultato è stato ottenuto grazie a tutti gli attori coinvolti, in particolare Italia, Svizzera e Vaticano".

"L’incontro con il Pontefice - testimonia ancora - lo abbiamo cercato a lungo e non è stato facile. Abbiamo consegnato a Bergoglio la bandiera della Colombia, lui è una figura importantissima per il nostro Paese fortemente cattolico e composto da fedeli praticanti in modo assiduo. Lui ci ha chiesto da dove arrivavamo e noi gli abbiamo detto da Lodi. Siamo lodigiani di adozione. A Lodi ho ancora amici, Lodi ci ha dato tanto e non abbiamo trovato quella chiusura nella gente di cui molti parlano. Abbiamo raccontato al Papa l’attività della nostra associazione e lui ci ha incoraggiato a continuare sulle strada intrapresa. Questo incontro ci ha regalato autorevolezza. Continueremo a partecipare ai tavoli della pace del Governo colombiano, ma siamo anche pronti a collaborare con altre associazioni che si stanno impegnando per un mondo di pace. Riteniamo di avere l’esperienza giusta per dare buoni suggerimenti".