
La Bella di Lodi. E la “ricca“ Maria Monti: "Che tristezza l’estate"
di Natalia
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così mi hanno scelta per fare la “furmagiatta” ", dice Maria Monti. Sta parlando del suo ruolo nel film che si sta girando in questi giorni a Viareggio e nel Lodigiano e che si intitola, appunto, " La ragazza di Lodi ". Il soggetto è di Arbasino, la regia del regista teatrale Missiroli, la " bella " è Stefania Sandrelli. " Anche la mia, però, è una parte abbastanza importante — dice la Maria. — Sono una ricca ragazza, figlia di un industriale dei formaggi: non volgare ma neanche tanto fine, un po’ limitata dalla sua condizione di provinciale ricchissima: finora ho girato un mucchio di scene in cui non faccio altro che cotonarmi i capelli. E siccome io giro le mie scene volta per volta, senza approfondire troppo, non so neanche esattamente cosa mi succederà nel film ". Maria Monti è felicissima di lavorare per il cinema: da quando lavorò nel film televisivo " Svolta pericolosa " nessuno si è più ricordato di lei, come attrice. Adesso è ben lieta che qualcuno le dia l’opportunità di mettere in mostra la sua vena comica, che è, dice, la migliore, o comunque quella che, anche nelle canzoni, fa più presa sul pubblico.
"Mi hanno proposto un altro film, molto importante, ma come si fa, non ne posso parlare, tanto per scaramanzia ". La cantante milanese è diventata quanto mai cauta, per quel che riguarda i suoi progetti: ed è così che non vuol dire il tema del suo prossimo recital, che darà alla "Cometa" di Roma e al "Gerolamo" di Milano, "perché è un tema proprio buono e se lo dico me lo grattano immediatamente". Né vuoi dir niente sul progetto suo e di altri amici, di metter su, a Milano, un locale-cabaret, alla francese, "perché son sicura che anche questa idea me la copierebbero subito; a Milano una cosa come dico ancora non c’è, quindi...". Maria Monti come sempre è piena di fermenti, di voglia di fare: ma sta passando un periodo difficile. "Ho passato la estate a fare serate, una tristezza terribile: corri di qua, di là, da tutte le parti, a sgolarsi cantando tutto quel che il pubblico vuole, tanto per mettere assieme la minestra. Io vorrei invece poter smettere con queste serate, che mi trasformano in una macchina per far soldi. Ecco perchè mi piacerebbe far del cinema: potrei cosi guadagnare quel poco che mi basta, rinunciare alle serate, e dedicarmi invece alle canzoni che mi stanno a cuore. Francamente non so come fanno certe mie colleghe, a lavorare come negre: certo si fanno la Maserati e gli appartamenti con piscina, ma vivono come schiave alla catena. Per me questo non è più cantare".
La Monti sta preparando un disco con i canti della Resistenza spagnola, a cui tiene molto. "Io sono cocciuta, irremovibile: qualche giorno fa uno, con molta delicatezza, mi ha chiesto: ma perchè non cambia genere, visto che con il suo non ha successo? Io il mio genere non lo cambio, a quel che faccio io ci credo: oggi siamo tornati alle terzine, come cinque anni fa; il pubblico, va bene, si accontenta di quel che gli danno, però ad un certo momento arriverò anch’io al successo: ci vuole una gran pazienza, d’accordo: e io ce l’ho ". Finito il sodalizio sentimentale con Giorgio Gaber, Maria Monti lavora in coppia con Enzo Jannacci (quello che parla dei "cani con i capelli" e degli "ombrelli di suo fratello" nelle sue canzoni). Ed è con lui che si è presentata al Festival dei cantautori a Palermo. Il 27 settembre, poi, tutti i partecipanti a questo Festival — Paoli, la Vanoni, Gaber, Bindi, Jannacci, la Monti ed altri — appariranno in una trasmissione televisiva per presentare ognuno una canzone inedita a tema fisso. Il tema è "L’altra". "Piuttosto melodrammatico, però a pensarci bene potrebbe venir fuori qualcosa di divertente. Jannacci ed io non l’abbiamo ancora messa assieme, ma prima della trasmissione riusciremo a buttar giù qualcosa di buono".