Il trionfo al Mundus Vini: "Fantini miglior produttore"

All’evento ProWein a Düsseldorf, in Germania, l’elezione tra 7.500 etichette "Il nostro mantra fin dall’inizio di questa avventura è la cura dei dettagli".

Il trionfo al Mundus Vini: "Fantini miglior produttore"

Il trionfo al Mundus Vini: "Fantini miglior produttore"

L’eccellenza enologica di Fantini Wines trionfa nelle valutazioni di Mundus Vini 2024, Il premio internazionale istituito dalla casa editrice tedesca Meininger e che, sin dagli esordi nel 2001, è annoverato tra i concorsi vinicoli più importanti del mondo. L’azienda vitivinicola fondata da Valentino Sciotti nel 1994 in Abruzzo (e diventata leader tra quelle esportatrici, grazie a una politica votata alla più alta ricerca qualitativa e di marketing), è riuscita ad aggiudicarsi il riconoscimento di Best producer – Italy, ossia di migliore produttore italiano: un alloro di per sé prestigiosissimo, e che diventa clamoroso se si considera come vada a replicare un’uguale attribuzione già ottenuta nel 2017, nel 2020 e nel 2022. Un poker d’eccellenza.

La cerimonia di premiazione si è svolta nel contesto dell’edizione numero 30 di ProWein, il più importante vetrina mondiale del settore a Düsseldorf, in Germania. Il successo replica quello dello scorso anno, quando sempre in terra tedesca, al Frankfurt International Trophy, Fantini Wines aveva conquistato due medaglie con altrettante sue bottiglie e l’onore d’essere nominata Best italian producer 2023, come nel 2021.

"È straordinario constatare come ogni anno ci vengano attribuiti questi autorevoli riconoscimenti internazionali anche da competizioni diverse, non legate tra loro. Questo ci fa ben sperare: evidentemente ci stiamo muovendo sulla strada giusta – commenta Giulia Sciotti, Marketing Manager e Ambassador di Fantini –. A Mundus Vini eravamo in corsa tra più di 7.500 referenze di tutto il mondo. Essere eletti come miglior produttore italiano è un’immensa soddisfazione". A maggior ragione se tale successo replica quelli del recente passato… "Esatto, diventa una nuova conferma. Significa che non solo lavoriamo bene, ma riusciamo a farlo in totale continuità". Le ragioni dell’impresa? "Abbiamo creato un dipartimento di ricerca e sviluppo molto serio e ben organizzato. Così siamo in grado di studiare in nuovi trend del mondo del vino, riusciamo a comprenderli forse prima di altri, partiamo con le prove in cantina, verifichiamo ogni scelta, usciamo sul mercato con bottiglie non solo eccellenti di per sé ma che rispondono benissimo alle mutevoli richieste del mercato. E credo che la cura dei dettagli sia fondamentale". Oggi la produzione ha toccato quota 24 milioni di bottiglie all’anno. Il mantra è lo stesso degli inizi: "Non è la dimensione che fa la qualità, ma la cura dei dettagli – spiega Giulia –. Lì riusciamo a esprimere la nostra differenza".