Strada del vino Cultura, storia e sorsi di gusto

Nasce a Milano e corre lungo la Via Emilia per toccare alcuni dei borghi più belli: Chiaravalle con l’Abbazia cistercense fondata nel 1135, Sant’Angelo Lodigiano con le sue strutture museali, San Colombano al Lambro, dove si produce l’omonimo vino, per giungere poi a Lodi. “La strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani”, è uno degli otto percorsi enogastronomici riconosciuti dalla Lombardia e uno dei più apprezzati della regione: il primo ottobre la rassegna ha dato il via alla 34esima edizione, con tredici ristoranti che hanno aderito all’iniziativa e un percorso che è arricchito dalla presenza di produttori vinicoli, con le loro caratteristiche cantine, aziende agricole con i loro prodotti tipici, salumi e formaggi, aperte a degustazioni e acquisti. Quest’anno i visitatori hanno la possibilità di scegliere fra tre tipologie di menù: il primo, quello tradizionale, che si ispira alla cucina della bassa Lombardia, un secondo a base di piatti di stagione con zucca e castagne, che sarà attivo dal 24 ottobre al 22 novembre, e un terzo, “Menù antichi sapori” a discrezione del ristoratore, che verrà proposto dal 18 ottobre fino al 25 novembre. "L’anno scorso abbiamo toccato le 12mila presenze durante la rassegna ma quest’anno pensiamo di superare questi numeri" ha spiegato Giuseppe Maggi, presidente dell’associazione “La Strada del Vino di San Colombano e dei Sapori Lodigiani”. "Sabato scorso abbiamo inaugurato l’edizione con una visita guidata al santuario dell’Incoronata di Lodi e vorremmo inserire altri tour nei palazzi storici della nostra città per abbinare l’arte alla gastronomia e valorizzare al meglio il territorio. L’obiettivo è quello di trasformare il turismo di giornata, l’unico che fino ad ora ha conosciuto la provincia di Lodi, in un soggiorno prolungato di più giorni".

Mariachiara Rossi