Il lusso non conosce crisi. Mai. In una società dove pian piano la classe media è scivolata giù, chi sta bene sta sempre meglio. Anche nel 2024, i dati di Immobiliare.it offrono "la fotografia di un mercato residenziale di lusso in ottima salute, che negli ultimi anni ha pienamente recuperato dopo l’inevitabile calo del periodo pandemico", spiega Paolo Giabardo, direttore generale di Immobiliare.it e amministratore delegato di LuxuryEstate.com. "L’interesse dei potenziali acquirenti, seppur in maniera contenuta, continua ad aumentare anno dopo anno, e incontra un’offerta sempre più variegata e dal valore sempre maggiore – ragiona –. Come testimoniato dai tempi di vendita e dal time on market, entrambi drasticamente ridotti negli ultimi sei anni, gli immobili di pregio escono con facilità dal mercato e vengono costantemente sostituiti da nuova offerta, sintomo del grande dinamismo del comparto". Flavio Angeletti, Managing director di Santandrea, aggiunge: "Il settore continua a dimostrare grande resilienza, anche in tempi di incertezza economica, grazie a una domanda di mercato superiore all’offerta. Gli investitori puntano su residenze storiche, qualità, comfort, tecnologia e servizi, riducendone la disponibilità sul mercato e determinando così l’impennata dei prezzi".
Milano, Roma e Firenze - nell’ordine - restano le più ambite. Intanto crescono anche i ‘secondary market’ come Bologna, Reggio Emilia, Torino e Genova che, contrariamente al passato, stanno crescendo in termini di investimenti immobiliari domestici e internazionali favoriti dallo sviluppo delle infrastrutture, dal consolidamento dello smart-working e dalla crescente attenzione alla qualità della vita. E guadagnano attrattività gli immobili in località turistiche non più visti come ‘seconda casa’ ma come abitazione principale. "Il settore luxury in Italia rimane un investimento stabile e sicuro, ben posizionato per attrarre e crescere anche a livello globale", certifica Angeletti. L’attuale dinamismo del mercato immobiliare di pregio in Italia si evince chiaramente se si guarda ai principali indicatori relativi ai ‘tempi’ di tale comparto. Il tempo medio impiegato da un annuncio a essere rimosso dal mercato si è notevolmente abbassato negli ultimi anni: dagli 8,7 mesi di inizio 2019 ai 6,1 mesi di fine 2024. Nel settore residenziale tradizionale, nello stesso arco temporale si è notata una riduzione decisamente inferiore (da 6,6 a 5,3 mesi), con un conseguente avvicinamento dei tempi di vendita tra i due mercati. Il “time on market“ - inteso come l’età media degli annunci ancora presenti sul portale in un determinato momento - ammonta invece, a fine 2024, a 9,6 mesi per il mercato di lusso e a 7,5 mesi per il mercato residenziale. Anche in questo caso, negli ultimi sei anni il calo è stato ben più drastico nel comparto di pregio, che a inizio 2019 si attestava sui 12,4 mesi, piuttosto che nel settore residenziale tradizionale, che ha iniziato il periodo a 8 mesi e ha dunque evidenziato una diminuzione di soli 0,5 mesi.
Anche nel 2024 il mercato di lusso si sviluppa principalmente nella parte centro-settentrionale dell’Italia. Il Nord-Ovest è in prima posizione, raccogliendo poco più del 36% dell’offerta complessiva. Il Centro perde poco più di un punto percentuale rispetto al 2023, arretrando al 31%, mentre il Nord-Est resta tra il 20% e il 21%. In coda, ben distanziati, il Sud (7,2%) e le Isole (5% circa). Analizzando invece il valore dello stock in offerta degli immobili di lusso, Milano si conferma in testa con 7,7 miliardi di euro, il 12,5% del totale in Italia. Roma resta dietro, pur incrementando del 16% rispetto al 2023, con 5,2 miliardi di euro (8,4% del totale). La Versilia occupa il terzo posto con quasi 4 miliardi di euro, il 6,4% del valore italiano. Ma se a Milano e Roma lo stock a disposizione è composto da appartamenti (99% a Milano e l’89% a Roma), in Versilia primeggiano le ville.