ANDREA GIANNI
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Nuovi progetti e cantieri bloccati: "Ferite da sanare nel quartiere"

La mappa delle aree ferme, anche per effetto della paralisi della rigenerazione di aree dismesse. La storica residente: "Così vengono usate come discariche abusive. Da piccola qui c’era una stalla".

La mappa delle aree ferme, anche per effetto della paralisi della rigenerazione di aree dismesse. La storica residente: "Così vengono usate come discariche abusive. Da piccola qui c’era una stalla".

La mappa delle aree ferme, anche per effetto della paralisi della rigenerazione di aree dismesse. La storica residente: "Così vengono usate come discariche abusive. Da piccola qui c’era una stalla".

Edifici in costruzione si alternano a cantieri fermi, bloccati, e a edifici degradati o dismessi che in futuro potrebbero diventare nuove residenze. Luci e ombre a Dergano, quartiere che sta attraversando una fase di trasformazione e al centro anche del risiko del mercato immobiliare. Sull’ultima mappa disponibile del "patrimonio edilizio dismesso con criticità" nel quartiere spiccano cantieri fermi, all’angolo tra via Bonomi e via Diego Guicciardi o in via Giuseppe Candiani. Figurano edifici degradati o dismessi, tra cui l’area in via Conte Verde, e altri edifici dismessi abbattuti che sono diventati cantieri, da via Giovanni Bovio a via Bernardo Davanzati. "La presenza di cantieri bloccati o rallentati è evidente – spiega Gabriella Tumaini Mucci, del comitato di quartiere – e sarebbe importante accelerare progetti di riqualificazione anche per evitare la creazione di sacche di degrado. Le aree di cantiere ferme, tra l’altro, finiscono per essere utilizzate come discariche abusive, vengono gettati scarti di lavorazioni edili e altri materiali. Ferite in un quartiere che non ha grosse problematiche, dove resistono anche negozi di vicinato e ci sono attività aggregative. Segnaliamo, come nota negativa, gli schiamazzi e il rumore provocato dai giovani che si radunano in piena notte nelle aree verdi. Ascoltano la musica a tutto volume, senza rispettare le persone che abitano nella zona".

Un quartiere dove Gabriella Tumaini Mucci abita da quando correva l’anno 1953. All’epoca aveva tre anni, e la sua famiglia si trasferì a Dergano dall’Isola. "Era quasi un borgo di campagna – ricorda – davanti a casa mia c’era il cavallante e la stalla per gli animali, il maniscalco. Ho visto il quartiere cambiare, trasformarsi in città. Negli ultimi anni sono arrivate anche tante famiglia di origine straniera e anche per questo Dergano è diventato il quartiere più giovane di Milano, perché tendono a fare più figli".

Un quartiere cresciuto anno dopo anno, con la svolta dopo l’apertura della fermata della metropolitana che ha fatto crescere la sua attrattività, collegandolo in pochi minuti con il centro di Milano. E così sono fioriti progetti di sviluppo immobiliare, basati sulla riqualificazione di antiche case o sulla trasformazione di aree. Alcune operazioni, come testimonia la presenza di cantieri bloccati, di recente si sono scontrate anche con gli effetti della inchieste della Procura che hanno messo sotto la lente la gestione dell’urbanistica milanese, paralizzando numerosi progetti di rigenerazione urbana basati sulla trasformazione di aree dismesse in nuovi condomini.

Anche una recente rilevazione del blog specializzato Urbanfile ha messo sotto la lente, con un tour virtuale, alcuni dei cantieri che in questo momento sono fermi al palo o stanno procedendo a passo di lumaca. In via privata Leonardo Bruni 9, ad esempio, al posto di una palazzina che riguardava un piccolo insediamento industriale, ormai demolita, doveva essere edificato un nuovo e piccolo complesso residenziale. Cominciato nel 2022 con tanto di gru, ora appare fermo. Anche in via Benigno Crespi 40, verso Maciachini, nel 2021 è stata demolita la vecchia scuola. Da allora il lotto di terreno è rimasto inalterato, e passando non si scorgono segnali di movimento.