Milano la più veloce per vender casa. In media bastano 2,9 mesi (-9%)

Il confronto di Immobiliare.it tra i tempi di vendita di oggi e del 2021 dà l’idea della vivacità del mercato

Come lo scorso anno, Milano si conferma la città italiana dove le case si vendono in media più velocemente: in 2,9 mesi. Eppure, nel capoluogo lombardo il “time to sell“ è aumentato del 7% circa in 12 mesi, considerato che nel 2024 si attestava sui 2,7 mesi. Guardando all’Italia nel complesso, il tempo medio di vendita di un immobile ammonta oggi a 5,2 mesi, dato pressoché stabile (-0,6%) rispetto a un anno fa. Sono alcune delle evidenze tratte dall’ultima ricerca di Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo di Immobiliare.it specializzata in analisi di mercato e data intelligence, che ha fotografato le tempistiche medie di vendita degli immobili in venti città della nostra Penisola. E se Milano mantiene la testa della classifica, rispetto a 12 mesi fa Roma scavalca sia Bologna che Firenze e agguanta il secondo posto, con 3,4 mesi medi. Bologna, pur passando in un anno da 3,3 a 3,6 mesi medi, conserva la terza piazza e viene raggiunto da Verona, che ha sperimentato una diminuzione dei tempi di vendita da 3,8 a 3,6 mesi. Firenze scala in quarta posizione, con un rialzo del “time to sell“ del 12% in un anno (da 3,3 a 3,7 mesi). Anche a Padova servono mediamente 3,7 mesi. Le ultime tre città a rimanere sotto i 4 mesi medi sono Trieste (3,8), Bergamo e Napoli con 3,9 mesi.

E dove invece i tempi sono più lunghi? Sono tutte al Sud Italia le tre città con i tempi medi di vendita più lunghi: Catania è al terzultimo posto con 5 mesi esatti, ma fanno peggio sia Taranto che Messina, appaiate a con 5,6 mesi medi. Altre otto città hanno “time to sell“ tra 4 e 5 mesi: Torino (4,1), Brescia, Parma e Cagliari - trittico a 4,4 mesi -, Genova (4,5 mesi), Palermo (4,6), Venezia e Bari appaiate a 4,7. Rispetto al 2024 Bari è il comune che ha registrato la riduzione maggiore del “time to sell“ passando da 5,5 a 4,7 mesi, mentre Catania ha sperimentato l’incremento più significativo, da 4,3 a 5 mesi medi.

Aumenti rilevanti, oltre a Bologna e Firenze, si sono verificati a Parma (da 3,9 a 4,4 mesi) e Napoli (da 3,6 a 3,9). Un decremento sostanzioso, nonostante le tempistiche rimangano le più alte tra quelle delle città oggetto di questo studio, è quello di Messina, che è scesa da 6 a 5,6 mesi. Nel resto dei comuni, in linea con il dato Italia, il “time to sell“ ha mostrato una certa stabilità, con scostamenti di massimo un mese verso l’alto o verso il basso nella maggioranza dei casi. Bergamo è l’unica città che non ha subìto variazioni, con 3,9 mesi nel 2024 e 2025.

Se si confronta la situazione attuale con quella del 2021, le variazioni aumentano. In tale arco temporale i tempi di vendita si sono contratti quasi ovunque, talora con valori oltre il 20%. A Padova il time to sell si è abbassato del 27% (da 5,1 a 3,7 mesi), a Brescia del 24% (da 5,8 a 4,4) e a Verona quasi del 22% (da 4,6 a 3,6). Tra i capoluoghi di regione, discese di Roma (-19%, da 4,2 a 3,4 mesi) e Bari (-17,5%). Decrementi in doppia cifra pure a Palermo (-15%, da 5,4 a 4,6 mesi) e Genova (-13,5%), mentre Milano ha sperimentato una diminuzione del 9% passando dai 3,2 mesi del 2021 ai 2,9 attuali. In generale, il trend della Penisola rivela un -4% circa: in media da 5,4 a 5,2 mensilità. Nonostante la tendenza in discesa negli ultimi 4 anni, si notano eccezioni: a Firenze e Napoli zero variazioni. I tempi di vendita sono aumentati in due casi: a Taranto da 5,4 a 5,6 mesi (+4%), ancora più sorprendente il caso Bologna che, con una crescita del 9%, è passata da 3,3 a 3,6 mesi.

"Il time to sell – afferma Luke Brucato, Chief Strategy Officer di Immobiliare.it Insights – è uno degli indicatori più strategici per valutare il dinamismo e la liquidità del mercato immobiliare in un dato contesto storico. La sua costante riduzione negli ultimi anni in Italia evidenzia un sistema in cui domanda e offerta si incontrano con maggiore efficienza, un dato che interessa da vicino chi valuta operazioni di investimento nel real estate. Tuttavia, anche in mercati maturi come quelli di alcune grandi città, negli ultimi 12 mesi si sono registrati aumenti dei tempi di vendita, spesso dovuti al disallineamento tra il prodotto offerto e quello richiesto, sempre più spesso un immobile ristrutturato, come recentemente evidenziato anche dal sondaggio che abbiamo realizzato con la consulenza di Google".