
Francesca Rendano e. i suoi collaboratori. all’interno di Mamusca
Francesca Rendano è l’anima di "Mamusca", molto più di un bistrot, nato come luogo per accogliere famiglie con bimbi nel doposcuola e nel tempo libero. "Mamusca" è diventato anche il “cuore“ di Degano, sede della associazione "Viadolcevia" di cui Francesca è presidente e incubatore di idee per aiutare, vivacizzare e vivere meglio il quartiere. Dalla matriosca che contiene idee e progetti è nato lo spinoff Scamamu, è un gioco di parole (mamusca al contrario) che ha accolto una libreria. "Tutto è nato quando cercavo casa a Milano – racconta Francesca – passeggiando e curiosando per i quartieri sono capitata qui a Dergano, cercavo un luogo “mio“ e un lavoro che mi permettesse anche di stare con i miei figli che nel frattempo erano diventati tre. Ho aperto questo spazio, vicino alle scuole inizialmente per poter stare con loro mentre lavoravo, poi mi sono accorta che c’era una grande comunità di famiglie che avevano la mia stessa esigenza, per cui Mamusca all’inizio è stata soprattutto un supporto per le famiglie e le loro esigenze poi è diventato un attivatore". E prosegue nel racconto: "La comunità è, quindi, nata dalla semplice frequentazione, si sono create tante relazioni e poi, negli anni, sono partiti progetti. Quando abbiamo aperto noi nel 2013 qui non c’era quasi nulla, solo i negozi storici che avevano resistito e hanno fatto la storia del quartiere. Poi piano piano sono nate tante piccole realtà creative, si sono create connessioni e spazi alternativi, come la “piccola Armenia“. La cosa più bella è che ora questa piazza è una grande famiglia quando scendi in strada conosci tutti, ci si saluta e ci si aiuta".
Ancora da Mamusca è nata "Via dolce via" una festa che torna ogni anno l’ultimo fine settimana prima della fine dell’anno scolastico, per promuovere il quartiere. Due strade chiuse al traffico, via Davanzati e via Guerzoni, e invitiamo la comunità a condividere momenti di festa e socializzazione. Tutti possono portare qualcosa che parli di sè in strada, un progetti, un negozio può proporre un laboratorio, c’è una sola regola, non si vende nulla, ma si possono scambiare e promuovere relazioni ed esperienze.
An.Gi.