
Tra le finalità della proposta c'è quella di introdurre criteri oggettivi per accedere
La tematica è di quelle che “scottano”: quali sono i requisiti che occorre possedere per diventare costruttore edile? Attualmente, si sostiene da più parti, non sono previsti requisiti minimi di carattere tecnico-professionale e questo non fa altro che alimentare, secondo alcuni, dubbi e perplessità riguardo all’accesso e all’esercizio di una funzione così delicata, come quella che il costruttore edile quotidianamente assolve. Ora, ecco un disegno di legge che propone soluzioni per garantire la qualificazione delle imprese e, di conseguenza, la sicurezza dei lavoratori in cantiere. La Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, infatti, ha avviato in questi giorni l’esame di un nuovo Disegno di Legge per introdurre in Italia una disciplina organica per l’accesso all’attività imprenditoriale nel settore dell’edilizia. L’obiettivo del provvedimento è colmare un vuoto normativo che, in assenza di requisiti tecnici e professionali minimi, consente a chiunque di avviare un’impresa edile, anche senza una formazione adeguata o un’esperienza nel settore. Tra le finalità della proposta, dunque, vi è quella di migliorare il livello professionale del comparto, introducendo criteri oggettivi per accedere all’attività imprenditoriale in edilizia, esattamente come accade in altri Paesi europei. Il testo parte infatti dal presupposto che, nei Paesi UE, come la Germania e la Francia, dove esiste un percorso formativo e professionale per diventare titolare di un’impresa edile, i problemi relativi al lavoro nei cantieri sono stati ridotti al minimo, mentre in quei Paesi dove il percorso di accesso alla professione non esiste, come l’Italia, la Spagna, la Grecia, il Portogallo e il Regno Unito, la questione continua a destare forti preoccupazioni. È dunque chiaro che le nuove proposte (che si fondano su percorsi formativi, nomina del responsabile tecnico e sanzioni per chi affida i lavori ad imprese irregolari) puntano a mettere fine al fenomeno delle imprese improvvisate, che talvolta si sono costituite per sfruttare le occasioni di mercato favorevoli. In parole più semplici, occorre evitare che, come talvolta accade, chiunque, senza preparazione, esperienza e titolo di studio, possa accedere a un settore, quale quello dell’edilizia, che sconta, tra le tante difficoltà, un livello di qualificazione che spesso non appare sufficiente.