CRISTINA BERTOLINI
Rievocazione Storica Monzese 

Monza, l’atelier della regina: i preziosi abiti del corteo storico vestono i negozi

Creati sul modello degli affreschi della Cappella degli Zavattari grazie alla maestria della sarta Adelia Carzaniga e ai volontari del Gap si potranno ammirare nelle vetrine più prestigiose del centro

Creati sul modello degli affreschi della Cappella degli Zavattari grazie alla maestria della sarta Adelia Carzaniga e ai volontari del Gap si potranno ammirare nelle vetrine più prestigiose del centro

Creati sul modello degli affreschi della Cappella degli Zavattari grazie alla maestria della sarta Adelia Carzaniga e ai volontari del Gap si potranno ammirare nelle vetrine più prestigiose del centro

Monza – In questi giorni, fino a martedì 4 giugno, nei negozi del centro storico saranno esposti gli abiti indossati dai figuranti, riprodotti dagli affreschi della Cappella Zavattari nel Duomo.

L’abito rosso di Teodolinda si trova a La Rinascente, insieme ad altri due blu e neri di una coppia di nobili. Attorno, l’allestimento del negozio richiama i colori chiave. È stato realizzato dal Gap, Gruppo amici del presepe di Lissone, secondo l’originale degli affreschi degli Zavattari. Da Andros i monzesi potranno ammirare l’abito color oro di Teodolinda regina, mentre nei prossimi giorni da “Le Menegatto“ sarà esposto l’abito della regina adolescente, di colore azzurro.

A La Rinascente il 31 maggio alle 17.30 si terrà anche un workshop di cucito, per i clienti più appassionati, tenuto dalla sarta storica Adelia Carzaniga del Gap di Lissone, autrice dell’abito in damascato rosso, realizzato, secondo l’originale degli affreschi degli Zavattari, come figura nell’affresco sulla lunetta che apre la Cappella di Teodolinda, nel Duomo di Monza.

Ha lavorato insieme a lei Daniela Monguzzi, coordinatrice del gruppo Gap di Villasanta. Daniela e Adelia hanno scattato le foto preliminari, cercato la stoffa adatta e poi si sono messe all’opera. Solo il mantello misura 2,60 metri, e poi la sottogonna e l’abito vero e proprio, in tutto oltre 35 metri di tessuto. Adelia, 88 anni, un passato da sarta professionista a fianco dei più grandi stilisti di via Monte Napoleone, ha cucito anche gli abiti disegnati dallo stilista monzese Lorenzo Riva. Dopo la pensione ha dedicato la sua passione per il cucito alle sfilate del Corteo storico. "Un terzo dei vestiti del corteo storico sono cuciti da lei - fa osservare Daniela -: è molto esigente e quindi a lei spetta la supervisione prima di poter dire che un abito è veramente finito".

L’affresco della Cappella di Teodolinda ritrae la regina con un collare che pare fatto di placche d’ottone. Ma visto che risulterebbe pesante, è stato sostituito con un collare di pizzo dorato, adorno di pietre simili a rubini. Teodolinda regina è arrivata anche da Andros, con il suo abito giallo oro, con 1500 perle cucite a mano una a una, da Vilma Angidi e Lucia Ripamonti, del gruppo Villasanta Medievale. Entrando, in una vetrina vicino al banco, le statuine di altri personaggi anticipano il corteo: la fioraia, la portatrice di spighe e gli artigiani. Era visibilmente emozionata ieri Nicoletta Canali, titolare di And.Ros al termine dell’allestimento della vetrina, dove campeggia l’abito di Teodolinda in dialogo con un magnifico demi tight anni ‘50, molto classico, con cilindro e bastone, oltre alla corona e ai due anelli, evocando una vera scena nuziale tra antico e moderno/neoclassico.

 "Amo portare avanti le tradizioni al passo con i tempi", osserva la titolare. E infatti ha seguito il mutare dei tempi il negozio della signora Nicoletta. L’attività appartiene alla famiglia Canali dal 1938, prima in via Zucchi come ConCa (Confezioni Canali), dal 1974 in via Manzoni come Andros, multibrand da uomo, dal 2000 in via Italia. Dal 2016 si trasforma in And.Ros (dal gioco di parole anglosassone), aggiungendo l’abbigliamento femminile.