
Elodie, al secolo Elodie Di Patrizi, 35
Attrice, modella, conduttrice tv, showgirl, ragazza calendario e poi sì, pure cantante. A guardare le performance dell’ultimo album “Mia ami mi odi”, uscito il 2 maggio centrando la terza posizione in classifica ma poi uscire dalla top10 già la settimana successiva, Elodie per il pubblico dei concerti continua a rimanere un (avvenente) mistero. Amata come personaggio, un filo meno come eroina delle hit-parade, l’ex ragazza del Quartaccio, all’anagrafe Elodie Di Patrizi, sfoggia la sua poliedricità passando con nonchalance dal red carpet del Festival di Cannes al prato del “Meazza”, operazione che le riesce con disinvoltura impattando, però, nelle riserve del pubblico che fatica a starle dietro e che ha risposto finora tiepidamente all’idea dello show formato Beyoncé con cui l’8 giugno ha in animo di infiammare questa sua prima volta. "Puntare sugli stadi è stato un azzardo, ma ho costruito tutta la mia carriera azzardando", dice.
E ancora: "A me le sfide piacciono, mi piace l’idea di show e di grandiosità nel significato più puro. Lo stadio è una grande opportunità per raccontare una grande show". Imponente la produzione mesa in campo per questo kolossal in linea con l’estetica dei grandi format internazionali: coreografie sorprendenti, effetti speciali, mega scenografie e un sound tonante per far ballare tutto lo stadio con la complicità di ospiti di riguardo come la celebrata dee jay e produttrice siberiana Nina Kraviz, al secolo Damela Ayer, in scena tanto al “Meazza” che quattro giorni dopo nella replica al “Maradona” di Napoli. Accanto ai grandi successi come ‘Guaranà’, ‘Tribale’, ‘Bagno a mezzanotte’, ‘A fari spenti’, ‘Black Nirvana’, ‘Feeling’, la sanremese ‘Dimenticarsi alle 7’ (‘dramma romantico, una ballata di una persona che si sfoga sottocassa, incalzante ma malinconico, il mio modo di sentire la tristezza’), ci sarà spazio per sorprese, ospiti e momenti di grande intensità emotiva. E poi c’è la storia, divisa in quattro atti come le quattro copertine con cui “Mi ami mi odi” è arrivato sulle piattaforme proponendola: Audace, Erotica, Galattica e Magnetica. Dresscode: poco vestiti, molto truccati. E a chi le chiede un aggettivo per definire questo live da cattedrale dello sport, risponde: "Luccicoso".