La meravigliosa macchina funziona. Street artist, trattori e nuovi progetti

L’antico e il futuro in una miscela esplosiva ma sapiente. "Resta il punto di riferimento per tutti. E il luogo giusto dove si incontrano la vera società civile e il mondo di zootecnia e agricoltura".

La meravigliosa macchina funziona. Street artist, trattori e nuovi progetti

La meravigliosa macchina funziona. Street artist, trattori e nuovi progetti

Per fortuna, è tempo di fiera. E la 232esima edizione della kermesse agro-zootecnica, come ogni anno, è l’evento più atteso nella Bassa. Ricco il palinsesto di eventi, che si è molto allargato, i padiglioni del quartiere fieristico di viale Medaglie d’Oro apriranno i battenti e, per la prima volta dalla nascita negli anni ’60, si mostreranno con una veste completamente nuova: l’auditorium Vezzulli, che ospiterà martedì alle 10.30 l’inaugurazione, è infatti stato trasformato in teatro da 135 posti così come all’interno della nuova palazzina servizi (le cui pareti sono diventate “tele“ a cielo aperto per merito di street artist professionisti con l’unico vincolo di confrontarsi con il tema dell’agricoltura) vi sarà la biglietteria con i tornelli d’ingresso. E un parcheggio nuovo di zecca da oltre 400 posti auto.

Gli spazi interni per gli stand degli addetti ai lavori sono esauriti da un pezzo, segno inequivocabile della fiducia riposta dall’intero territorio (e non solo) nell’esposizione codognese che chiude la stagione agricola. Fascino inequivocabile, testimoniato dai numeri in perenne crescita: quindici allevamenti per 120 capi della Frisona, “regina“ della fiera, un numero totale di 171 presenze di animali diversi, tre in più rispetto all’edizione dell’anno scorso. "Che emozione presentare la manifestazione nell’anno in cui ha preso corpo il progetto Agrifiera che ha come scopo quello di far diventare il polo di viale Medaglie d’Oro un punto di riferimento continuo per il settore primario e che deve fare da volano per l’intero territorio", ha scandito alla presentazione dell’evento il sindaco, Francesco Passerini. E il presidente di Aral Lombardia, Gian Enrico Grugni, ha aggiunto: "Ringrazio chi investe su questo comparto bistrattato. La fiera è un incontro tra società civile e mondo agricolo ed a Codogno prosegue una tradizione ultra bicentenaria che non ha eguali".

Il taglio del nastro di martedì, oltre agli interventi dei partecipanti, vivrà il solito caleidoscopio di momenti clou che attingono a una lunga tradizione: la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli, l’avvio dei vari laboratori per gli alunni (1.500 studenti già prenotati, un record) e la mostra interprovinciale dei bovini di razza Frisona. Mercoledì è la giornata fieristica per eccellenza con vari eventi dedicati ai prodotti tipici, showcooking e degustazioni. Perché il cibo è cultura. E non ci si può certo sottrarre alla dittatura del food&wine. Della buona tavola, che in queste zone ha tanto da offrire.

E ancora: sfilate e premiazioni nel ring del padiglione principale, mostre di macchine agricole, stand di commercianti, artigiani e operatori del comparto del mondo dei campi, expo’ avicola, ovi caprina, equina, ornitologica, di coniglicoltura completeranno lo scenario della più importante kermesse provinciale del settore. Con un gioiello al quale, prima o poi, verrà tolto il velo: il cantiere di ristrutturazione del padiglione centrale (oltre 4mila metri quadrati di superficie) che servirà per rimettere a nuovo e in piena funzionalità la struttura sorta negli anni ’60: sarà rifatta completamente la copertura, dopo l’eliminazione delle lastre di eternit, rimessi a nuovo tutti gli impianti, adottate tutti gli interventi per la messa in sicurezza degli ambienti interni. Un lavoro enorme che molto probabilmente non sarà terminato in un anno. Ci vorrà tempo anche se, ad opera terminata, il padiglione centrale potrà essere utilizzato per una molteplicità di iniziative tra cui anche concerti (gli spazi interni potranno ospitare 1.500 posti a sedere rimovibili). Prospettive tutte nuove per un luogo così storico.