REDAZIONE SONDRIO

Pd, il dopo Ambrosi tra fratture e tanti dubbi

Del tutto accantonata l’ipotesi di una scelta unitaria, di fatto, a sfidarsi saranno Roberta Songini e Giovanni Curti di FRANCESCA NERA

Roberta Songini insieme all’ex segretario provinciale del Partito Democratico, Salvatore Ambrosi

Sondrio, 10 maggio 2016 - La corsa allo scranno per la segreteria provinciale del Partito Democratico di Sondrio si preannuncia più impervia di quanto previsto. Nonostante - in un incontro avvenuto nelle scorse settimane - la maggioranza avesse individuato nella figura di Roberta Songini il proprio candidato ideale per il dopo Ambrosi, nella riunione di sabato ha fatto la sua comparsa anche il nome di Giovanni Curti.

Una candidatura giunta un po’ a sorpresa quella del consigliere comunale di Grosio, fortemente caldeggiata dalla minoranza filorenziana facente capo al senatore Mauro Del Barba, all’ex segretario Angelo Costanzo e a Irene Bertoletti. Del tutto accantonata l’ipotesi di una scelta unitaria, di fatto, a sfidarsi saranno proprio Roberta Songini e Giovanni Curti: l’una nel segno della continuità, l’altro della rottura. E l’assemblea di venerdì prossimo, che dovrebbe sortire il nuovo segretario provinciale, si preannuncia già rovente.

Difficile fare previsioni. Il rischio è quello di non riuscire a convergere sul nome creando così una fase di transizione indefinita in grado di compromettere non solo l’unità già precaria del partito, ma specialmente le sue missioni politiche, prima fra tutte quella del referendum costituzionale di ottobre. Una frattura, quella che aleggia all’interno della sede di via Parolo, che arriva da lontano ma che questa volta rischia davvero di diventare insanabile.