
La Banca Popolare di Sondrio è un istituto storico nato in Valtellina
Sondrio – L’operazione “non era concordata”, afferma la Banca Popolare di Sondrio, ma “non è da considerarsi ostile”, dice l’amministratore delegato di Bper Banca, Gianni Franco Papa, a un giorno dall’annuncio dell’Offerta pubblica di scambio (Ops) volontaria su tutte le azioni ordinarie dell’istituto valtellinese, per un valore complessivo di 4,3 miliardi di euro.
L'obiettivo di Bper è acquisire almeno il 50% più un’azione del capitale sociale della Popolare. Tuttavia, la banca modenese potrebbe considerare soddisfacente anche una partecipazione superiore al 35%, che le consentirebbe di esercitare un'influenza dominante, data la struttura dell'azionariato dell’istituto lombardo.
Dal canto suo, l’istituto di Sondrio, ha precisato che l'offerta non è stata in alcun modo sollecitata né concordata e ha convocato per martedì 11 febbraio il Cda per avviare le attività di propria competenza nell'interesse di tutti gli azionisti e gli stakeholder della banca.
Secondo le stime, la fusione potrebbe generare sinergie lorde annue per 290 milioni di euro, a fronte di costi di integrazione stimati in 400 milioni. Entrambe le banche condividono come principale azionista il gruppo assicurativo Unipol, che detiene circa il 20% del capitale di ciascuna. Il consiglio di amministrazione di Unipol procederà a un primo esame dell’offerta il 13 febbraio per l'esame dei risultati annuali. Ma coma ha accolto la notizia la borsa? Se La Popolare di Sondrio registra un rialzo del 6%, Bper perde il 7%.
L'amministratore delegato di Bper ha evidenziato che la decisione è stata accelerata dagli sviluppi recenti nel settore bancario italiano, ritenendo fondamentale proteggere il posizionamento di Bper come terza banca del Paese. La Banca Popolare di Sondrio, dal canto suo, ha fatto sapere che l'offerta non era stata concordata e che il consiglio di amministrazione si riunirà nei prossimi giorni per valutare la proposta.
L'unione di Bper e Banca Popolare di Sondrio andrebbe a creare il terzo maggiore gruppo bancario italiano, con una quota di mercato pro-forma di circa il 7% e 6 milioni di clienti combinati. In Lombardia, in particolare, il numero di filiali raddoppierebbe dal 7 al 14% del totale. In totale, ha fatto sapere Papa, saranno circa duemila filiali con “pochissime sovrapposizioni”.