REDAZIONE SONDRIO

Il violino di capra punta a Slow food: investiti 45mila euro per il macello

Domenica sarà presentato il nuovo disciplinare di produzione di ROBERTO CARENA

Violino di capra

Chiavenna (Sondrio), 11 marzo 2016 - «Domenica prossima, per la città di Chiavenna, sarà una giornata importante: Slow food Italia insieme a noi». Così afferma il sindaco Luca Della Bitta, al centro della scena il violino di capra. Chiavenna ospiterà la mostra caprina organizzata dall’associazione Apoc del presidente Gabriele Pedretti, con la preziosa collaborazione di Mario Pighetti allevatore di Piuro, in connessione con le altre realtà del mondo zootecnico.

Nella cornice del parco di Pratogiano sfileranno i migliori animali nelle diverse categorie: «Il momento clou sarà però la presentazione del nuovo disciplinare di produzione del presidio del violino di capra – aggiunge Della Bitta –, a Chiavenna sarà presente il vice presidente di Slow food Italia con delega alla biodiversità Lorenzo Berlendis e insieme a lui apriremo una nuova stagione per questa opportunità».

Il marchio Slow food é sinonimo di qualità, una garanzia a livello mondiale: «Stiamo scrivendo una pagina nuova, decisamente più ambiziosa – prosegue – vorremmo lavorare per la costruzione di una Condotta Slow food, cioè un organismo che gestisce l’attività Slow, in collaborazione con la Comunità montana e con il supporto tecnico dell’ats della montagna, stiamo per risolvere il problema dell’assenza del macello di valle e lavorando sulla comunicazione. Crediamo davvero di poter giocare un ruolo da protagonisti». Mostra caprina

Mario Pighetti, fra i promotori dell’iniziativa, da sempre legato al territorio e alle sue peculiarità tipicamente tradizionali, ha ribadito che: «L’approvazione del disciplinare del presidio del violino di capra, è stata possibile grazie alla disponibilità, da parte della Comunità montana di un contributo, già a bilancio, di 45mila euro destinati all’acquisto del macello occorrente per garantire la filiera (ora l’unico macello disponibile è a Delebio, ndr).

L’Asl, con il direttore Marco Marchetti ha valutato positivamente l’iniziativa anche perchè offre al Comitato Caccia, uno spazio adeguato per la lavorazione delle carni selvaggina, attualmente non esistente. Tant’è che in Valchiavenna a oggi, la macellazione spesso è abusiva». Il macello sarà un container mobile attrezzato dal punto vista igienico sanitario e verrà posizionato nei pressi della sede del Comitato in zona Pizzo nel Comune di Prata Camportaccio. «Speriamo nel coinvolgimento dei produttori – conclude il sindaco – con adeguato entusiasmo per rilancio presidio Slow food che consente, anche ai piccoli produttori, di far parte a pieno titolo di questo percorso».