Viaggi quotidiani in Canton Ticino. Così portavano eroina e cocaina

Due uomini, uno italiano e uno albanese, sono stati arrestati ad Appiano Gentile per detenzione di cinque chili di droga destinata al Canton Ticino. La polizia ha scoperto una rete di spacciatori che forniva sostanze stupefacenti in Svizzera. I due arrestati sono in attesa di interrogatorio.

Droga in viaggio ogni giorno verso il Canton Ticino, gestita da due uomini, finiti ora in carcere per la detenzione di cinque chili di stupefacenti, tra cocaina ed eroina.

Andrea Riccio, 48 anni, di Appiano Gentile, e Ardit Bullunga, albanese di 33 anni, residente a Meda, già da qualche settimana erano finiti nel mirino della Squadra Mobile di Como, dopo che l’italiano era stato notato andare avanti e indietro da Como alla Svizzera con frequenza praticamente quotidiana, senza apparenti motivi di lavoro oppure personali.

I poliziotti avevano notato che i suoi viaggi passavano da Meda, in provincia di Monza, dove prelevava un’auto da un parcheggio condominiale, con la quale si dirigeva verso il territorio elvetico. Nel giro di breve tempo le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Como Simona De Salvo, hanno portato a ottenere un primo riscontro su una cessione di cocaina, grazie anche alla collaborazione della polizia cantonale del Canton Ticino. Sono quindi state attivate delle intercettazioni ambientali all’interno dell’auto dell’italiano, seguendo i suoi spostamenti e ascoltando ciò che faceva.

Si è così arrivati a Bullunga, risultato essere – secondo le attuali contestazioni – incaricato del taglio e della conservazione dello stupefacente, che avveniva in un’abitazione di Meda: la stessa in cui veniva prelevata l’auto utilizzata per i viaggi verso la Svizzera.

È stata così ricostruita una "fiorente e redditizia attività di fornitura a favore di spacciatori al dettaglio in Svizzera" a cui, secondo le stime degli inquirenti, venivano ceduti dai sette agli otto etti di sostanza stupefacente ogni settimana.

Fino a martedì, quando l’auto ormai nota è stata fermata e controllata, sapendo che era stata programmata una importante consegna: Riccio e Bullunga sono stati fermati a Figino Serenza, trovati in possesso di 3 chili e 800 grammi di eroina e un chilo di cocaina, 15mila euro in contanti, materiale per il taglio, la pesatura e il confezionamento della sostanza, e stampini in ferro battuto per creare i classici panetti di droga.

Ora i due arrestati sono stati portati in carcere al Bassone, in attesa dell’interrogatorio di convalida, mentre la droga sequestrata sarà sottoposta alle analisi per stabilire il grado di purezza e l’effettivo quantitativo che avrebbe reso nel mercato al dettaglio.

Paola Pioppi